Riportando informazioni sbagliate si crea sempre qualche problema, in particolare sulla questione vaccini dove basta una virgola sbagliata che magliette arancioni sbucano dalle fottute pareti. Un esempio è L’Unione Sarda che il 22 agosto 2017 pubblica a pagina 7 della sua edizione cartacea un articolo dal titolo “Vaccini, la scadenza si avvicina” riportando informazioni sbagliate:
Ecco cosa viene riportato e visibile anche nell’infografica del quotidiano sardo:
QUALI SONO OBBLIGATORI
Anti-polio, difterite, tetano ed epatite B (già previsti), anti-pertosse, haemophilus influenzae, meningococco B, meningococco C, morbillo, rosolia, parotite e varicella (di nuova istituzione)
SANZIONI
– Per nido e materna: non iscrizione a scuola
– Per tutti gli altri gradi di scuola: ammenda da 500 a 7.500 euro
Eppure la stessa testata aveva pubblicato un articolo ben diverso il 28 luglio, dal titolo “Decreto sui vaccini, ecco cosa prevede la nuova legge“:
La Camera dei deputati, dopo l’ok del Senato e la fiducia al decreto del governo, ha approvato definitivamente la nuova legge sui vaccini.
OBBLIGATORI E CONSIGLIATI – Il provvedimento prevede l’obbligatorietà di dieci vaccini: l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b.
Sempre obbligatori per legge, ma solo fino al 2020, sono: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.
Quattro vaccinazioni saranno poi fortemente consigliate dalle Asl, e resteranno gratuite come già previsto dal Piano nazionale: quelle contro il meningococco C e B, che fino ad ora erano nel gruppo delle obbligatorie, e contro il rotavirus e lo pneumococco.LE SANZIONI – Uno dei punti più discussi riguarda il potere dei dirigenti scolastici di segnalare alla Asl i bambini iscritti nei loto istituti e non vaccinati.
In tal caso la Asl contatta il genitore per un colloquio e lo invita a mettersi in regola. In caso di rifiuto, l’Azienda contesta formalmente l’inadempimento. Per le mamme e i papà manchevoli le sanzioni amministrative ammontano da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro.
L’autore dell’articolo de L’Unione Sarda poteva anche consultare il documento del Ministero della Salute (PDF) con tutte le spiegazioni del caso
Ecco quelle obbligatorie:
Così facendo le testate come L’Unione Sarda non fanno altro che rafforzare le ideologie di certi personaggi per sostenere le loro tesi (es. “ci mentono per obbligarci“). Fate i giornalisti, grazie!
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