Ho pensato tanto a scrivere questo articolo, ma a volte quando è troppo è troppo. Nel gruppo Facebook “Redazione Montaigne” è stato condiviso il mio articolo riguardante la falsa trascrizione dell’agente di polizia a Roma, dove tra i commenti ho trovato quello del signor Mario:
Allora. Se quelle infami parole le avesse riportate una fonte “antagonista”, diciamo, qualche dubbio sarebbe anche lecito. Ma le hanno riportate fonti molto vicine, in tutti i sensi, a certi personaggi e a certi modi di fare. Quindi sinceramente, per rasoio di Occam e il cui prodest, si che ci credo e mi sembra che la vera bufala è questo goffo e patetico tentativo di “sbufalare”, Fatto, del resto, da un personaggio che ride di un autentico eroe, il militare russo che, gli piaccia o no, con parole “eroiche” o no, si è sacrificato per evitare la cattura e per far fuori un bel po’ di terroristi. Si sta parlando di un ragazzo morto anche per noi, per evitare di ritrovarceli anche sulle nostre strade, di queste merde terroriste. E questo qui ci ride? Un vero stronzo.
Mario si riferisce al mio articolo sul soldato russo Alexander Prokhorenko e la bufala delle sue ultime parole prima di morire a Palmira (articolo poi citato su Snopes), dove mai e poi mai ho riso della sua morte. Avrei potuto rispondere a tono, insultandolo, ma ho preferito la solita freddezza nella speranza di trovarmi in qualche modo davanti ad una persona ragionevole:
Primo commento: “Attendo dal signor Mario Gabrielli Cossellu le prove che il presunto audio esista fornendo anche la fonte autorevole della presunta trascrizione integrale. Gradirei che mi segnalasse dove sarebbe presente la mia presunta risata su un ragazzo morto in guerra.”
Secondo commento: “Ovviamente attendo le scuse per quel “un vero stronzo”“
Secondo voi ho ricevuto risposta? Assolutamente no! Ha rimosso il commento e mi ha bloccato su Facebook. Peccato che sia io che l’admin del gruppo abbiamo salvato gli screen e i link diretti al suo commento.
Mario Gabrielli Cossellu non è una “persona qualunque“. Leggendo poco prima del blocco il suo profilo Facebook avevo trovato qualche informazione interessante:
Avrebbe frequentato un Master per l’accesso alla professione di avvocato presso un’università spagnola. Mi sorprende che insulti liberamente le persone (inizialmente assenti dalla discussione) senza tenere conto che Internet e Facebook non sono un luogo dove le leggi non devono essere rispettate, o forse lo sa e si prende le sue responsabilità. Tuttavia, la mia attenzione cade sulla sua attuale professione: “Administrator – policy officer presso Europea Commission“. Esatto, lavora presso la Commissione Europea. Cerco di controllare visitando il suo profilo Linkedin, dove riporta le stesse informazioni:
Non mi bastava, così sono andato a cercare ulteriori collegamenti alla Commissione nel sito ufficiale di quest’ultima. Grazie al motore di ricerca interno trovo già qualche riferimento:
Insomma, sono stato insultato e bloccato senza ottenere cortese risposta a cortese richiesta da un dipendente della Commissione Europea. Non solo, in un articolo del 29 marzo 2008 del sito Pierocarta.wordpress.com risultava come “segretario del Circolo di Bruxelles del PRC/SE” e “membro del Coordinamento Europeo PRC/SE” (dove PRC/SE sta per “Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra europea“).
Non manca la foto che riporta il candidato Piero A. Carta e Mario con le locandine di “La Sinistra Arcobaleno” sullo sfondo:
Non solo un dipendente della Commissione europea, ma anche un attivista politico con ruoli di coordinamento all’interno del suo partito.
In tutto questo mi sconvolge che sia un Trekker (dall’immagine di copertina di Linkedin è evidente che sia un fan di Star Trek) siccome l’atteggiamento da lui mostrato nelle sue modalità di discussione non si avvicinano minimamente agli ideali di rispetto degli eroi della serie (ve lo immaginate James Tiberius Kirk che da dello “stronzo” a qualcuno?).
Tornando al contenuto del suo commento, nello stesso articolo di Vice, dopo la citazione della mia ricostruzione sulla probabile origine della falsa trascrizione, viene spiegato come il fake sia arrivato in mano delle forze dell’ordine che l’avevano poi condiviso:
Interpellato da NeXt Quotidiano, il segretario del SIULP Piemonte Antonio Ciaramella ha detto di aver fatto girare la “trascrizione,” che a sua volta aveva ricevuto dal segretario generale del SIULP Torino Eugenio Bravo. Lo stesso ha confermato di non aver ascoltato la registrazione: “Non possiamo esprimerci perché la frase è stata ricevuta in forma testuale da un casino di gente in chat, tra cui anche noi. Ma non sappiamo da dove arrivi neanche noi.” Bravo, riconoscendo che la “trascrizione” potrebbe essere stata inventata (ed è stata inventata), ha infine chiosato: “Il problema è che chi fa girare queste cose è un imbecille.”
Se Mario è arrivato al mio articolo ora può controllare che le “fonti molto vicine” hanno fatto affidamento sul “sentito dire“. Attendo ancora le scuse per le falsità e l’insulto rivolti alla mia persona (dubito che arriveranno, ma ci provo ugualmente).
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