L’undici settembre 2017 un sito ospitato su Blogspot e chiamato “Devinformarti” pubblica un articolo dal titolo “È morto Massimo Bossetti vittima di un agguato in carcere” ottenendo oltre 10 mila condivisioni Facebook:
È morto Massimo Bossetti l’assassino di Yara Gambirasio. L’uomo è stato accoltellato alla schiena verso le due della scorsa notte da L.F e G.A due ladri pluripregiudicati, rinchiusi nella casa circondariale di Bergamo dal Gennaio del 2016. Come è possibile che il Bossetti, solitamente rinchiuso in isolamento al fine di preservare la sua incolumità, sia venuto a contatto con due detenuti comuni? La risposta è in realtà piuttosto semplice. Massimo stava per essere trasferito in infermeria, per via di un malore notturno, dovuto probabilmente ad una cena troppo abbondante. Durante il trasferimento, le guardie carcerarie incaricate di scortarlo, si sono allontanate per qualche secondo, insospettite da un rumore (il quale, come si è scoperto in seguito, è stato deliberatamente provocato da una terza persona con lo scopo di distrarre la polizia penitenziaria). Non appena trovatosi da solo, Bossetti, è stato raggiunto da L.F che gli ha sferrato un violento pugno allo stomaco, mentre G.A, sopraggiunto in quell’istante, gli ha sferrato un fendente alla schiena, servendosi di un coltello recuperato nella cucina della mensa. La contusione ha fatto precipitare a terra Bossetti che è stato nuovamente aggredito dai due aggressori: stavolta con calci e pugni. Una volta giunte sul posto le guardie carcerarie non hanno potuto fare a meno di constatare il decesso dell’assassino lombardo, accompagnando G.A ed L.F in isolamento. I due uomini, tuttavia, prima di scontare la punizione, hanno reso noto di aver agito al fine di vendicare la morte di una bambina innocente: più nello specifico pare che essi si siano espressi nel modo seguente: “È inutile che ci portate in isolamento! Lo sapete anche voi che era giusto ammazzare quel verme! Dove è finito il senso di giustizia collettivo? Veniamo puniti per aver fatto ciò che volevano tutti? Sapete una cosa? Noi verremo ricordati come eroi e passeremo alla storia, quindi andate a fanculo tutti quanti”. Nelle prossime ore verranno informati i familiari della vittima. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti
Non vi è alcun riscontro di tale notizia nei media locali o nazionali. Troviamo un articolo del 10 settembre de Il Giorno e altri del 12 settembre che parlano del caso, ma nessuno cita il presunto assassinio di Massimo Bossetti, il quale deve ancora concludere l’iter processuale per giungere ad una condanna in via definitiva. Sempre l’undici settembre 2017 Fanpage pubblica un articolo dove viene riportata la decisione dei genitori di Yara di non voler più seguire le vicende giudiziarie, preferendo occuparsi della Onlus “La passione di Yara” con l’obiettivo di “seguire i bambini e supportarli nei loro percorsi e nelle passioni sportive“.
Una bufala di cattivo gusto, visto il tema. Per fortuna qualcuno di sveglio si è reso conto della bufala commentando lo stesso articolo, peccato che in molti altri hanno condiviso convinti del presunto fatto e scrivendo poemi con la “K”:
È vero Ke è solo uno spietato assassino,com’è anke vero ke la piccola innocente yara sarebbe tra noi a vivere la sua vita per come era giusto Ke fosse mettendo cn il suo ignobile gesto il subuglio in tutta la nazione nonché lasciando nel cuore e nell’anima dei genitori e dei suoi affetti più cari il dolore per il quale nessuno vorrebbe conoscere,e soprattutto i genitori di tutto l’universo..Assistere alla brutale morte del proprio figlio/figlia…!! Ma mi chiedo e soprattutto vi chiedo…È stato giusto ammazzare. ???…poiché Morte genera morta??..o sarebbe stato molto meglio lasciarlo marcire a vita in galera maledendo il gg in cui ha compiuto il suo macabro..ignobile..Assurdo gesto.?? E desiderare minuto per minuto di morire con la bava in bocca.!!..sarebbe stato a vita vittima di sé stesso e sarebbe stata la punizione giusta ke avrebbe meritato.!!!
Nel frattempo chi gestisce quel sito monetizza su una bufala e chissà quante altre.
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