Possibile che in Italia, nel 2017, un’amministrazione comunale faccia discriminazione sessuale e razziale? Assolutamente si, a farlo è il Comune di Pontida.
Il 2 settembre 2017 il Comune ha approvato il nuovo regolamento relativo ai cosiddetti “parcheggi rosa“. Il titolo è chiaro, inclusivo, lineare (“Regolamento comunale per la disciplina della sosta nei parcheggi riservati alle donne gestanti e alle donne puerpere” – link al sito del Comune – PDF), ma leggendo l’articolo 4 capisci che qualcosa non quadra:
Art. 4 – Soggetti
1. Possono sostare nelle aree riservate di cui al precedente articolo esclusivamente i soggetti muniti di idoneo permesso risultante da tessera rilasciata a cura dell’ufficio anagrafe della Città di Pontida.
2. Possono richiedere il rilascio gratuito di idoneo permesso risultante da tessera esclusivamente i soggetti che presentano congiuntamente il possesso dei cinque seguenti requisiti soggettivi:
a) essere donna;
b) essere appartenenti ad un nucleo familiare naturale;
c) essere in fase di gestazione o di puerperio;
d) essere cittadina italiana o di un paese membro dell’Unione Europea;
e) essere residente nella Città di Pontida;
3. I soggetti con i requisiti di cui al precedente comma che non hanno presentato richiesta durante il periodo di gestazione riceveranno automaticamente idoneo permesso risultante da tessera per il periodo di puerperio a cura dell’ufficio anagrafe contestualmente al rilascio dell’atto di nascita
4. In deroga a quanto previsto dai precedenti commi, possono sostare nelle aree riservate di cui al precedente articolo anche soggetti non muniti di idoneo permesso, purché siano donne appartenenti a nuclei familiari naturali con cittadina italiana o di un paese membro dell’Unione Europea non residenti nella Città di Pontida il cui stato di gravidanza sia evidente o clinicamente accertato.
Tradotto: se sei extracomunitaria o appartieni ad una famiglia considerata da queste persone come “non naturale” non puoi usare i parcheggi rosa.
Ci sono anche le sanzioni! Quindi, se sei una donna “sgradita” in fase di gestazione o di puerperio e vieni beccata dalle autorità comunali ad utilizzare il parcheggio rosa rischi di dover pagare una multa:
Art. 6 – Sanzioni
1. Le violazioni alle norme del presente Regolamento sono sanzionate ai sensi e per gli effetti dell’art. 7-bis del D.lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, nonché della legge 689/1981 da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.
2. Le violazioni alle norme del presente Regolamento non sono violazioni del codice della strada.
3. Sono incaricati di far rispettare il presente Regolamento, per quanto di loro competenza, gli appartenenti al servizio della Polizia Locale, gli Ausiliari della Sosta e le altre guardie volontarie riconosciute dalle competenti Autorità, nonché tutti gli agenti di altri organi di sorveglianza previsti dalla legge.
Il regolamento è stato approvato con 8 voti a favore e due contrari (Ghilardi, Sana), potete consultare il verbale della delibera con i nomi dei presenti (link al sito del Comune – PDF) per chiedere ad ognuno una motivazione “valida“, se mai esistesse, per giustificare tale scelta discriminatoria.
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