Ho notato una locandina pubblicata da alcuni utenti su Twitter riguardo le manifestazioni organizzate per lo scorso 16 settembre a Venezia, Berlino e Aosta per la “libertà di scelta vaccinale“:
16 Settembre: manifestazione per la libertà di scelta. Con il patrocinio della Corte di Giustizia e dei Diritti dell’uomo di Ginevra.
In un’intervista rilasciata ad Aostaoggi.it da Jeanne Cheillon, attivista dell’associazione Pro Libera Scelta, leggiamo:
Quanti eravate a manifestare ad Aosta?
«Come al solito le cifre litigano un po’ a seconda di chi le diffonde. Noi abbiamo distribuito almeno 550 fiaccole, ma tante persone sono arrivate da Asti, Torino, Biella e Milano e si sono aggiunte in un secondo momento quindi non avevano le fiaccole. Facendo due conti grossolani, direi che almeno 800 persone c’erano. Chi ha visto la manifestazione ed il corteo non credo abbia difficoltà a confermare questa cifra. E’ stato un evento significativo perché eravamo in gemellaggio con Berlino e Venezia. Venezia ha portato nel centro almeno 10mila persone, Berlino solo qualche centinaio, ma abbiamo avuto il patrocinio della Corte di giustizia e dei diritti dell’uomo di Ginevra: non è cosa da poco».
Anche Fridia è entusiasta del patrocinio:
PER I NON ESPERTI
LEGGETE BENE……..AVETE LETTO?
CON IL PATROCINIO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA E DEI DIRITTI DELL’UOMO DI GINEVRA
SAPETE COSA SIGNIFICA QUESTO?
CHE LA CORTE DI GIUSTIZIA E DEI DIRITTI DELL’ UOMO DI GINEVRA
APPOGGIA E DIFENDE QUESTE MANIFESTAZIONI….
E’ CHIARO IL CONCETTO?
QUESTA LEGGE OMICIDA STA VIOLANDO I DIRITTI INTERNAZIONALI DELL’ ESSERE UMANO
IL NOSTRO GOVERNO VERRA’ PORTATO D’ AVANTI TALE TRIBUNALE
E L’ ITALIA PAGHERA’ PER QUESTO
MA NON VI PREOCCUPATE TANTO AI NOSTRI SIGNORI POLITICI NON GLIENE FREGA NIENTE….COME IL SOLITO PAGHERANNO I CITTADINI
SVEGLIATEVI
La “Corte di Giustizia e dei Diritti dell’Uomo di Ginevra” non avrebbe patrocinato soltanto le manifestazioni del 16 settembre, ma anche quelle organizzate in Francia per il 9 settembre:
La “Corte di Giustizia e dei Diritti dell’Uomo di Ginevra” non va confusa con la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo (guardate il logo, dovrebbe essere il primo segnale per comprendere che c’è qualcosa che non va). Esiste veramente? Da un articolo del 14 agosto pubblicato dal sito Giornaledicattolica.com leggiamo che il suo “Commissario” sarebbe addirittura un italiano di nome Tommaso Scattolari (citato anche dalla pagina Facebook “Vaccini basta” e da Nextquotidiano come “laureato in architettura“):
Tommaso Scattolari nominato l’anno scorso Commissario della Corte di Giustizia e dei Diritti dell’Uomo di Ginevra continua a la sua attività in cui come dice: Non vi può essere libertà Senza Giustizia Sociale. Tantè che gli aiuti Umanitari continuano anche fuori dall’italia e da Cattolica dove è residente insieme a sua moglie Daria arrivando agli Orfanotrofi di Ekaterinburg Urali Russia.
Eccolo in una foto dell’evento a Venezia:
Il logo della “Corte di Giustizia e dei Diritti dell’Uomo di Ginevra” è assai strano. A prima occhiata dovrebbe riportare teoricamente un nome francese o piuttosto inglese (siccome dovrebbe essere un “organo” internazionale), invece lo troviamo in tedesco: “Globaler Gerichthof Der Menschen“.
Un logo simile lo trovo in un sito chiamato Humanitaeres-zentrum.de (linkato anche in un comunicato), ma con una diversa dicitura:
La dicitura “Globaler Gerichthof Der Menschen” la troviamo in questa pagina, con un altro logo ancora:
Nella pagina Impressum leggiamo, inoltre, che la sede è a Norimberga:
Deutsches Humanitäres Zentrum
Postfach [730147]
[90243] Nürnberg
Nella pagina Facebook “Deutsches Humanitäres Zentrum” troviamo un altro logo ancora con la scritta “Globaler Zentrum Der Menschen“:
L’unico riferimento a Ginevra lo trovo in un sito chiamato Gerichthof-mensch.org che però riporta un logo diverso da quello della locandina:
Gerichthof der Menschen Balexert Tower, 18, Avenue Louis-Casaï, [CH-1209] GENEVA
Comunque sia, non ci troviamo di fronte ad una vero tribunale “Corte di Giustizia e dei Diritti dell’Uomo“, basta poco per capire come mai quel “patrocinio” sia stato messo così in risalto.
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