Il 24 settembre sono stato taggato su Twitter per segnalarmi un tweet dello stesso giorno contenente una foto molto curiosa:
Per chi non l’avesse capito movimento lgbt vuole sdoganare pedofilia… #sveglia
La foto riporta una specie di volantino associato dall’utente al movimento LGBT (generalizzando):
Circolava già il 18 settembre 2017 e associato all’Australia:
?‼️?? #Australia: These posters are at #Melbourne University! The “Yes” campaign supports “CHILD BRIDES”.
Ancora prima, il 18 settembre 2017 alle ore 7:33, da una pagina Facebook australiana dove viene citata ancora una volta un’università di Melbourne:
The Yes campaigners are supporting pedophiles.. Check out this poster at Melbourne Uni.
Sono già due volte che leggiamo “Yes campaign“, questo perché in Australia è in corso un sondaggio nazionale sui matrimoni gay di cui si attendono i risultati probabilmente a metà novembre. Risulta evidente che è in corso una vera e propria propaganda politica, da entrambe le parti.
Sembra tanto un volantino stampato a PC, completamente amatoriale (chi lo ha impaginato non è stato nemmeno capace di mantenere un ordine nell’allineamento e nelle dimensioni degli “omini“). Questo mi ricollega all’articolo della CNN del 23 settembre 2017 dal titolo “Australia’s far right fighting for attention” dove vengono citate campagne denigratorie nei confronti dei matrimoni gay diffondendo volantini di accusa sul tema pedofilia:
Neo-Nazi group Antipodean Resistance emerged recently to launch a homophobic offensive with a poster campaign linking same-sex marriage to pedophilia. On its website the Antipodean Resistance makes no attempt to hide its agenda and claims its members are “the Hitlers you’ve been waiting for.”
Ecco uno dei volantini diffusi dal gruppo neo-nazi Antipodean Resistance, anche attraverso atti vandalici nei confronti di locali e manifesti di Melbourne:
Tornando alla foto segnalata, circolava già nel 2015 (dove al posto di 10 anni c’era scritto 16), successivamente nel 2016 su 9GAG (diventato poi spunto per svariati meme) e un ulteriore versione con età diverse (sotto un post sul forum di NGI):
La manipolazione dell’immagine è stata evidenziata anche dalla pagina Facebook australiana “Aussie Angels Against Sharia“:
The earlier version of this poster , with the ages of 10 and 36 may have been faked to discredit those on the No vote side . This was the earliest version of this poster we could find . Even though the age is 16 on this poster , look at the age of the other person .. Is that right ? How many people you want their 16 year old daughter in a relationship with 36 year old (or older) man or women ? How many people would want their 16 son in a relationship with a 36 (or older) year old man or women ? ..
Slippery slope?.. It sure is..
Bisogna però andare più indietro nel tempo, infatti trovo l’immagine riportante i 16 anni in un articolo del 2009 sul sito Designtos.com.
L’immagine originale riportava quindi l’età di 16 anni che, benché io non gradisca (preferisco almeno 18 anni), nella nostra legislazione (“Atti sessuali con minorenne” art. 609 quater Codice Penale) viene fissata come “età del consenso” a determinate condizioni (come ad esempio l’abuso di potere da parte del maggiorenne).
Non sappiamo chi sia il reale artefice dell’immagine, sta di fatto che è diventato in diversi casi un meme e modificato per accusare gli omosessuali di sostenere la pedofilia.
Altre condivisioni dell’immagine alterata
La stessa foto venne pubblicata ancora prima, il 18 settembre 2017 alle ore 4:49, da un account Twitter americano senza far riferimenti a Melbourne:
The #AltLeft thinks a 10yo and a 36yo can be in love.
They are a disease.
Il 22 settembre un altro account Twitter associava il volantino all’Europa:
Vi è venuto in mente di inchiappettare un/a minore di 10 anni?
Tranquilli: LOVE IS LOVE , made in Leuropa
by @BottaAdv
L’utente del tweet sopra riportato prende spunto da quelli di Carlo Botta, come quello del 20 settembre:
I MONDIALISTI
dopo il #RICCHIONISMO vogliono sdoganare la
#PEDOFILIA
Serve il manganello. Ora serve eccome, specie per chi urla al fascismo.
Poi lo stesso Botta ricollega tutto a Melbourne:
#Australia: questi manifesti sono al #Melbourne University!
Campagna per il “Sì” supporta “Spose bambine”.
Tuttavia, come ho ricostruito in precedenza, sappiamo ormai che si tratta di un’immagine manipolata (già negli anni passati) a sostegno della propaganda omofobica.
Nota finale: chi sosterrà la tesi che io sia a favore della pedofilia merita (oltre ad un insulto, come minimo) tutto il male di questo mondo.
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