Ieri sera ho ricevuto un’email molto curiosa su una faccenda molto, ma molto delicata. In questo articolo parlerò di cancro e ciarlatani, ma veniamo al testo del messaggio che ho ricevuto:
Faccio parte di alcuni gruppi su facebook in cui si discute e ci si confronta sul problema dell’adenomiosi (patologia di cui sono affetta).
Ti premetto che da questa malattia non si guarisce, si può solo tenere sotto controllo una serie di sintomi con alcuni farmaci (come la pillola) o ricorrere all’isterectomia, ma con possibilità di recidiva di endometriosi in altre zone del corpo. In pratica è come un tumore benigno che si può propagare a tutti gli organi interni.
Oggi spunta questa tizia, una ragazza che con toni che mi ricordano la Wanna nazionale inizia a propagandare la teoria secondo cui sarebbe guarita da questa patologia grazie alle cure di questa dottoressa spagnola, tale Odile Fernàndez Martinez, che prima le ha rifilato il suo libro “La mia ricetta anticancro” e poi le ha prescritto degli integratori (giusti), una dieta e una cura di Artemisia Annua (fatti un giro sul web per vedere cosa è questa pianta).
L’entusiasmo della tizia è quanto meno sospetto.
Dice di essere sorda dall’età di due anni dopo aver fatto un vaccino, affetta da psoriasi e in seguito papilloma virus, poi endometriosi e adenomiosi. Ha subito varie operazioni, ha preso pillole varie e non ha mai risolto nulla.
Finché non incontra questa dottoressa. Va in Spagna, parla con lei e quelli di Dulce Revolucion (www.dolcarevolucio.cat) Josep Pamies (il tizio di “piante che curano piante proibite”) e questi, a suo dire, le rifilano la storia che sono in grado di curare molte malattie tra cui la sclerosi multipla, alzheimer, cancro, ecc.
La cosa farebbe sorridere se non mi fossi imbattuta in decine e decine di donne che le chiedono consigli, che “corro subito a comprare il libro”, che “ma l’artemisia annua dove la trovo e come la assumo?”. Credo che vada fatta chiarezza su questa questione perché speculare sulla malattia di qualcuno mi disgusta.
Io ho provato a riportare la discussione su un piano più ragionevole, chiedendole se fosse in grado di fornirci una diagnosi di guarigione ma il livello è veramente basso e mi sono sentita rispondere che devo svegliarmi, che i medici hanno interesse a non far sapere certe cose perché devono arricchire l’industria del farmaco e che un caso come il suo viene messo a tacere perché sennò il medico che la ha in cura verrebbe sbattuto fuori. Una desolazione totale, io alzo le mani e mi arrendo.
Tu, invece, puoi cercare di capire se davvero questi due personaggi, Martinez e Pamies, sono dei cialtroni come sembra?
Sentir parlare ancora di Artemisia Annua è deprimente, già da tempo questa teoria viene proposta per sfruttare a scopo di lucro la disperazione dei malati in cerca di una cura diffondendo le solite teorie complottistiche del mondo della medicina che non vuole affatto curarvi per arricchire “Big Pharma“.
Innanzitutto questo “prodotto“, secondo un comunicato del Ministero della Salute del 2015, non andrebbe affatto venduto a scopo alimentare e medico:
L’Artemisia annua non risulta ammissibile all’uso alimentare perché non è nota al riguardo una storia significativa di consumo antecedente all’entrata in vigore del regolamento CE (258/97) sui “novel food”.
[…]
Conseguentemente è già stato invitato il Comando N.A.S. a mettere in atto le azioni necessarie affinché cessi la commercializzazione della pianta e la divulgazione delle comunicazioni in questione.
In merito alle presunte proprietà anti tumorali cosa si può dire? La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori pubblicò sempre nel 2015 un articolo molto completo sul tema, spiegando che uno dei suoi principi attivi hanno dimostrato un effetto tossico sulle cellule tumorali, ma tutto ciò è soltanto un risultato di esperimenti in vitro. Ad oggi non esistono studi clinici che possano confermare che tale pianta e i suoi derivati producano effetti positivi o negativi nell’uomo.
Veniamo ai due soggetti, partendo da Odile Fernàndez Martinez. Si presenta come medico di base e che avrebbe sconfitto un cancro alle ovaie con metastasi, ma contrariamente a quanto potremmo immaginare (visto quanto pubblicizza e quanto sembra che professi) non senza la chemioterapia. Lei stessa, nel suo sito, racconta di essere guarita grazie alle cure tradizionali in combinazione con la sua “dieta” (“La alimentación puede potenciar los efectos beneficiosos de la quimioterapia“), ma il tutto sempre secondo la sua personalissima esperienza priva di studi clinici.
Rendiamoci conto che se eravate malati di tumore e siete guariti grazie alle cure tradizionali mentre “Saturno era allineato con Giove che a sua volta fece una pernacchia alla stella polare” non significa affatto che gli astri vi abbia salvato. Cambiate gli astri con qualche altro prodotto, senza alcuno studio scientifico (alla base di ciò che dovrebbe aver studiato questo medico spagnolo che ora vi vende libri su come cucinare erbette) non potete sapere se questo può farvi bene o male.
Vogliamo parlare di Josep Pamies? Non è uno scienziato, non è un medico, non è un farmacista, non è un biologo, non è laureato. È un contadino che sostiene che i medici sanno poco di medicina:
¿Estudios? ¡Ja! ¡Pero si yo solo soy un agricultor! Eso sí, he leído más libros que muchos de esos médicos que dicen saber tanto de medicina
Traduzione: “Studi? Ah! Però sono solo un contadino! Però ho letto più libri di tanti di quei medici che dicono di sapere tanto di medicina”
Josep Pamies coltiva le piante che cerca di vendervi come cure per tutti i mali utilizzando sostanze chimiche dannose per l’uomo nelle sue coltivazioni (vantandosene pure), sostenendo addirittura di poter curare l’autismo e persino l’Ebola (pensate che la sua “fonte” sarebbe un medico 90enne anonimo).
Josep si difende dalle accuse di truffa accusando a sua volta l’OMS, Medici Senza Frontiere, Unicef e tanti per genocidio contro l’umanità.
In conclusione, vi suggerisco di stare alla larga da certi “profeti“, potreste peggiorare la vostra situazione seguendo certe pratiche prive di fondamento scientifico, quel fondamento scientifico che ha permesso all’umanità di progredire.
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