Avete presente quella foto del neonato usata da Corvelva? Quella che sostiene si tratti di un bambino morto a causa del vaccino esavalente?
Io sono uno dei bimbi morti per SIDS (morte in culla) post-vaccino esavalente occultati dai rapporti ufficiali
Bene, ad alzare il polverone è stato un utente di nome Silva che dal suo profilo Facebook denuncia l’uso scorretto della foto:
#icantforget Picture of this child is used against licensing rules for use, he is a healthy 5yearold and fully vaccinated.
Silva condivide un’immagine del manifesto con i logo del pseudofilm di fantascienza “Vaxxed” del ciarlatano Wakefield:
Risulta evidente che la stessa fotografia sia stata usata a livello internazionale per contestare le vaccinazioni.
Fatto sta che la foto sarebbe stata acquistata su Shutterstock con la seguente descrizione:
Newborn 4 day old baby boy lying on his back relaxing under a blue wrap cloth
Nei commenti al post Facebook di Silva si sono scatenati diversi personaggi, qualcuno ha riportato anche la chat con la pagina Facebook dell’autore della foto, “Brayden Howie – NoBorders Photography“, il quale è anche il padre del neonato:
BH: And I can assure you the child in the image is very much alive and Well
Z: That is most important!
BH: And fully vaccinated!
Per sicurezza ho contattato anche io il padre che mi ha gentilmente risposto e confermato quanto dichiarato ad altri. Insomma, l’autore della foto e padre del neonato assicura che suo figlio è vivo e vegeto, in salute e vaccinato! Alla faccia di chi lo spaccia per morto.
Tra i commenti al post di Silva mancano quelli di una tale Anna, la quale sosterebbe di essere la grafica che si è occupata del manifesto. Ecco gli screen che ho ricevuto da Silva in persona:
Anna: “Child in immage don’t have 5 years old, she/he don’t really exist. I’m a grafical design and I create by myself this pics. But the really important thing YOU have covered!!!“
Non contenta, la stessa Anna avrebbe contestato l’uso dell’immagine da parte di Silva sostenendo che non avendola comprata non poteva condividerla in quel modo:
Anna: “You don’t buy this immage, so you are not ALLOWED to post it in Facebook. Scanta baucchi e sveia macachi!“
Nelle chat tra l’utente Zeljko e l’autore della foto si cita una probabile violazione dei termini per l’acquisto e l’uso della stessa:
I’m asking them to remove it, and I’ll notify the stock agent so they can check. If it has benn licensed I’m certain this is outside the tems even if licensed for sensitive uses.
Consultando i termini di licenza di Shutterstock leggiamo al punto “Limitazioni all’utilizzo dei contenuti visivi“:
LIMITAZIONI ALL’UTILIZZO DI CONTENUTI VISIVI
NON PUÒ:
Utilizzare un Contenuto visivo in modi diversi da quelli espressamente indicati nella licenza acquistata per tale Contenuto.
Far apparire le persone presenti in un Contenuto visivo (i “Modelli”) in modi che una persona ragionevole possa ritenere offensivi, inclusa, a titolo non esaustivo, la rappresentazione di un Modello: a) in relazione a materiale pornografico, “video per adulti”, locali per adulti, servizi di escort o di appuntamenti e simili; b) in relazione a pubblicità di tabacco e prodotti correlati; c) in un contesto politico, come propaganda, pubblicità o sostegno a un partito politico, un candidato, un funzionario eletto, o in relazione a una specifica opinione o posizione politica; d) come affetto o in cura per disturbi fisici o mentali; e) coinvolto in attività criminali o immorali.
Usare Contenuti visivi in contesti pornografici, diffamatori, ingannevoli o in maniera tale che possano essere considerati offensivi, osceni o illegali.
Utilizzare Contenuti visivi contrassegnati come “Solo uso editoriale” per usi commerciali.
Rivendere, ridistribuire, fornire l’accesso a, condividere o trasferire qualsiasi Contenuto visivo ad eccezione di quanto espressamente previsto nel presente documento. A titolo di esempio, le precedenti disposizioni vietano di visualizzare i Contenuti in forma oppure quale parte di “galleria” di contenuti in cui terzi possono cercare e da cui possono scegliere contenuti.
Utilizzare un Contenuto visivo in modo tale da violare il marchio di fabbrica o altri diritti di proprietà intellettuale di terzi, o da dare luogo a un reclamo per pubblicità ingannevole o concorrenza sleale.
Utilizzare qualsiasi Contenuto visivo (intero o parziale) come marchio aziendale, logotipo o altra indicazione di origine o parte di essa.
Usare fotogrammi derivanti dai Video se non per pubblicizzare, promuovere e commercializzare contestualmente i lavori derivati dall’uso di tale Video.
Dichiarare il falso, espressamente o per deduzione ragionevole, usando i Contenuti visivi in modo tale da far credere che siano opera dell’utente o di una persona diversa dal titolare dei diritti d’autore di tali Contenuti visivi.
Staremo a vedere come proseguirà l’azione dell’autore della foto, fatto sta che il bambino non è morto ed è stata usata una foto acquistata per sostenere ciò e fare propaganda.
Riporto la richiesta di Brayden, il padre del bambino:
To stop using the image and stop making false claims.
Riporto la conversazione tenuta con Brayden:
BH: Hi David. What would you like to know? Happy to provide you some additional information
DP: Thank you! Are you the child’s father?
BH: Yes
** mostro la foto del manifesto **
DP: Is your son good? Is he vaccinated? What do you think about Corvelva poster?
BH: He is very well and fully vaccinated. I’m a supporter of vaccination
DP: How old is the child?
BH: Now 5 years old
DP: Do you think the use of the photo violates the shutterstock license?
BH: Yes – it is deceptive and portrays the model as having an ailment. It is possible they have negotiated other license terms such as for sensitive use so I’ve referred it to the agent. At the end of the day it’s a legal question which I’m not in a position to judge 100% but in my opinion it violates the agreement I believe they signed up for
DP: Ok. What message do you want to give to the Corvelva association?
BH: To stop using the image and stop making false claims.
AGGIORNAMENTO ore 1:42
Riporto il commento a me rivolto da Anna, la quale sostiene che lei non è l’autrice del manifesto pubblicando il seguente screen:
Lo riporto così com’è, con nome e cognome in chiaro a dimostrazione che è quello che lei stessa mi ha mandato e non ho alcuna intenzione di alterarlo in alcun modo. Nella discussione sostiene che i post siano stati rimossi da Silva, la quale però mi smentisce in chat questa accusa.
D’altra parte, Zeljko ha mi ha condiviso un’altra immagine del commento:
Lo stesso Zeljko riporta come risposta allo screen di Anna un altro dove lei riporta di aver acquistato l’immagine:
Nella cronologia licenze dello screenshot (che riporto di seguito) ci sono anche altre due foto usate per Corvelva:
Nell’immagine notiamo la numero 140962540 associata a quella pubblicata il 12 novembre e la numero 197111132 associata a quella pubblicata il 5 novembre 2017.
Anche la foto 175198637 è stata associata sempre da Corvelva (altre foto su Nextquotidiano):
Ho chiesto ad Anna di pubblicare uno screen più completo rispetto a quello da lei pubblicato, dove non è presente la data di pubblicazione. Sarebbe utile per comprendere meglio, nonostante ciò vorrei capire a cosa si riferisce il post di Massimo del 21 novembre 2017 alle ore 12:11, precedente al post di Silva, che ringrazia pochi minuti dopo:
“Combattenti di Terra, di Mare e dell’aria!”
Così cominciava una famosa e triste, per la storia italiana ,dichiarazione di guerra.
La quasi totalità delle guerre sono state dichiarate, combattute e perseguite per motivi inutili.
Ancora oggi, dopo secoli non abbiamo imparato la lezione. Al momento si contano quasi cinquecento conflitti sul globo, di cui un quinto solo in Africa.
Oggi ,probabilmente, se ne aggiungerà un’altra.
Se la corte costituzionale sentenzierà come ci si aspetta, è inutile usare retorica e perifrasi di comodo: sarà una dichiarazione di guerra.
Da una parte gli interessi, i soldi, la prepotenza ed il potere di concentrazioni di potere economico- politico e mediatico quasi senza pari. Dall’altra la strenue e caparbia difesa di piccole comunità auto finanziate, auto informatesi e coscienti del pericolo che porta la prepotenza e la sopraffazione dei gruppi di potere.
Se credete che chiamarla guerra sia esagerato è perché non avete mai contemplato o saputo che qualcuno ci ha perso la vita.
E non stanno attaccando noi, il nostro presente.
Molto peggio, il nostro futuro, i nostri figli.
Non ho e non posso avere pietà se questi sono i termini ei rischi di quello che stanno facendo.
Spero veramente in una nuova Norimberga per i responsabili e magari mancasse un Simon Wiesenthal della situazione chiamatemi…
#ionondimentico.
Ps Anna Nardello ,fiero del tuo apporto alla causa.
Quale apporto? Giusto per chiarire. Riguarda la grafica o l’impegno come attivista?
Per concludere, anche Alice Pignatti ha pubblicato il 22 novembre alle 14:00 il seguente screen con il seguente post:
Aggiornamento sulla campagna fuffara.
La graphic designer, con un inglese scarso come il suo design, spiega come ha violato le regole sull’uso delle immagini.
I genitori del bimbo tengono a precisare che il bambino è vivo, ha ora 5 anni ed è stato completamente vaccinato.
Carissima Anna, comprendo che il tuo inglese sia lacunoso, per questo ti aiuto; poiché YOU ARE NOT ALLOWED TO DO WHATEVER YOU WANT (with the picture, dove potete sostituire la parola picture con una qualsiasi altra del vocabolario) è certamente un concetto oscuro agli antivax.
Ecco lo screen pubblicato da Alice:
Anna, nella pagina di Corvelva, aveva scritto un commento rivolgendosi ad Alice Pignatti il 13 novembre 2017 con la seguente frase:
Dicevo, non tutto ruota intorno ai soldi… Questa che ha visto è solamente la seconda parte… Alla terza ci saranno i fuochi d’artificio.
La terza potrebbe essere l’immagine raccontata in questo articolo.
Nel frattempo Anna ha modificato pesantemente le impostazioni sul suo profilo Facebook, dove ora non si vedono più i post con le immagini relative ai manifesti di Corvelva.
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