Il 24 novembre 2017 la pagina Facebook “Deport the Grand Mufti” pubblica un video con la seguente descrizione:
Migrant vandals DESTROY a large Christmas tree in Italy.
Nel video possiamo vedere un gruppo di persone che fanno cadere a terra un albero di Natale addobbato in una galleria, italiana secondo gli autori del post. Sempre secondo questi ultimi, le persone che compiono l’atto di vandalismo sarebbero dei migranti.
Il video ha ottenuto oltre 12 mila condivisioni, oltre 467 mila visualizzazioni, ma circola già da diverso tempo in siti come il norvegese Frieord.no nel dicembre del 2016 dove si sostiene sia avvenuto a Milano:
ITALIA/MIGRANTER En video lagt ut på nettet nylig viser en større gruppe migranter som river ned et stort juletre i Italia. Ifølge kommentarer fra ulike nettsider som omtaler hatforbrytelsen skal det dreie seg om muslimer og at hendelsen fant sted ved et kjøpesenter i Milano.
Non si tratta di Milano, ma della Galleria Umberto I di Napoli.
Non è un caso isolato, purtroppo è accaduto altre volte come riporta il Corriere del Mezzogiorno nell’articolo del dicembre 2015 intitolato “Baby gang «abbatte» albero di Natale Le immagini dell’assalto“:
Questa volta è andata male alla banda di giovanissimi che puntualmente cerca di portarsi a casa «l’albero dei desideri», l’imponente albero di Natale che ogni anno viene allestito all’interno della Galleria Umberto di Napoli e al quale residenti e turisti affidano i loro desideri attaccando un bigliettino. La banda, composta da una decina di ragazzi, incappucciati probabilmente per non essere identificati dalle telecamere della sorveglianza, è entrata in azione all’una della scorsa notte. In meno di cinque minuti hanno spogliato l’albero delle luminarie e della stella per renderlo più leggero e poterlo tirare giù più facilmente. Una volta che l’albero è venuto giù, il commando stava per trascinarlo fuori dalla Galleria quando l’intervento di due militari in servizio nelle vicinanze ha messo in fuga i giovani.
In passato più volte è successo che l’albero sia stato rubato per poi essere ritrovato nei vicini Quartieri Spagnoli dove viene fatto a pezzi e utilizzato per la festa di Sant’Antonio Abate, quando c’è l’usanza di accendere i falo’ (i cosiddetti cippi di Sant’Antonio). L’albero – che viene allestito su iniziativa di Antonio Barbaro, titolare in Galleria di diversi negozi di abbigliamento – era stato addobbato lunedì 30 novembre. «Purtroppo – dice Barbaro – mi trovo a doverne denunciare anche quest’anno il tentativo di furto. Mi spiace perché in questo modo si rubano i desideri dei bambini napoletani e dei tanti turisti in città in questi giorni. Provvederemo a rifarlo di nuovo sperando che i ragazzi autori di questa bravata abbiano la pazienza di aspettare l’Epifania per prenderselo».
Era successo anche nel 2013 per poi venir ritrovato:
L’albero è stato ritrovato in tempi record dai carabinieri in mattinata a poca distanza dalla Galleria Umberto. Era stato abbandonato in vico Tofa, nei Quartieri Spagnoli. L’albero sarà riconsegnato al proprietario dai militari. Al momento del recupero dell’albero, però, un gruppo di ragazzini ha cercato di impedire il prelievo di quello che considerano il loro abete. Alla fine tutto si è risolto con la scorta di due carabinieri motociclisti.
[…]
«Ce ne vorrebbero due di alberi – dice Antonio Barbaro -, uno per i turisti e uno per i ladri. Comunque, ne risistemeremo un’altro al più presto, così i napoletani sapranno dove mettere i loro desideri natalizi». Forse si è trattato di una ragazzata. Forse no. «Qualcuno deve averli mandati questi dieci ragazzini che hanno rubato l’albero», sussurrano in Galleria.
«Per miseria l’hanno rubato, c’è tanta miseria in giro che pure un albero può fare comodo», dice Nunzia, che abita nei quartieri.
Ecco un video del 2014:
L’episodio era capitato anche nel 2016 (in Francia venivano fatti passare per musulmani), prima venne abbattuto, rubato il mese dopo e successivamente ritrovato. Il video pubblicato dalla pagina Facebook riguarderebbe proprio questo episodio:
In un articolo del 2016 de Il Mattino si racconta di gare tra baby gang napoletane a colpi di furti di alberi di Natale:
“Nei giorni scorsi avevamo denunciato l’esistenza di una sorta di sfida tra le baby gang che si stanno combattendo a colpi di furti di alberi di Natale con l’obiettivo di vincere la battaglia in vista dei falò di Sant’Antonio Abate del prossimo 17 gennaio e ora arrivano anche le immagini dei protagonisti che si vantano su facebook dei furti fatti, sentendosi impuniti e impunibili”.
A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, per i quali “bisogna intervenire con la massima severità perché siamo di fronte a veri e propri furti e non a semplici ragazzate come qualcuno vuole etichettare queste azioni delle baby gang che stanno davvero diventando una sorta di scuola di formazione per i futuri camorristi”.
“E, in questi giorni, stanno aumentando anche gli atti di teppismo in galleria dove l’albero luminoso è ormai diventato una sorta di parete su cui arrampicarsi con il rischio di restare fulminati da una scossa elettrica” hanno concluso Borrelli e Simioli ribadendo la richiesta “di maggiori controlli per impedire che anche questi giorni di festa diventino un incubo per i residenti”.
Una triste tradizione, ma in nessun caso si riportano gli autori e di che nazionalità siano. Il fatto che siano incappucciati non vuol dire che siano immigrati di colore, la fantasia di chi vuole riportare una narrativa favorevole al proprio credo senza alcuna fonte attendibile rimane sempre l’arma di certi personaggi.
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