Vi ricordate la pagina Facebook “NO al razzismo verso gli italiani” e l’omonimo sito Norazzismoversoitaliani.it? Proprio quella pagina che usava le foto scattate nel continente oceanico per parlare dei migranti che sbarcano in Italia e proprio quel sito che pubblicava la bufala della cooperativa che cercava donne italiane volenterose per soddisfare i desideri sessuali dei profughi.
Il primo dicembre 2017 il suo gestore aveva ben pensato di sfruttare un fatto di cronaca, pubblicato dal sito GenovaQuotidiana.com, spacciando la donna nella foto per un’immigrata senza alcun rispetto per l’Italia e gli italiani buttando in causa, come classico ormai dai bufalari, la Presidente della Camera Laura Boldrini. L’articolo pubblicato sul sito razzista si intitolava “Genova, immigrata si abbassa il tailleur e urina davanti a tutti: ecco a voi le risorse della Boldrini“:
In nessun caso il sito Genovaquotidiana.com aveva fatto riferimenti alla nazionalità della donna, al contrario aveva aggiornato più volte il pezzo pubblicato il 30 novembre 2017 spiegando che si trattava di una persona seguita dalle autorità sanitarie:
Da un gesto che ci sembrava la semplice intemperanza di una persona in stato di alterazione alcolica o da droghe (come purtroppo accade spesso in città) alla scoperta di quello che invece è un disagio grave con episodi che si ripetono da mesi in mezza città, da Quinto a Pra’, passando per il centro. Abbiamo registrato la situazione, ricevuto decine di segnalazioni, contattato le istituzioni. Abbiamo scoperto che la persona è seguita dalla Asl 3 in maniera “stretta”. Nonostante questo da alcuni mesi gli episodi si ripetono suscitando in chi assiste, di volta in volta, sdegno, preoccupazione, scandalo, comprensione, pietas umana o disgusto. Un caso complesso che abbiamo cominciato a seguire perché, uscendo fuori dai confini domestici, è un problema di tutta la città, perché ricade su tutti i cittadini (e i turisti) che si trovano ad assistere. Sotto potete leggere il cronoaggiornamento, dalla pubblicazione dell’episodio al contatto con la Asl.
I gestori del sito Genovaquotidiana.com, una volta scoperto l’uso improprio della foto e della storia della donna avevano segnalato la pagina Facebook e richiesto la rimozione dell’articolo, senza trovare riscontro. In seguito, il 5 dicembre 2017 alle ore 17:41 si mobilitano gli attivisti contro il razzismo e le discriminazioni, mentre alle ore 19:11 se ne occupa persino Ilsecoloxix.it con un articolo intitolato “«Immigrata fa pipì in strada a Genova». E la bufala razzista corre sui social“. Non basta, alle 22:40 il sito Genovaquotidiana.com torna a farsi sentire pesantemente pubblicando un articolo dal titolo “La bufala razzista messa su da un sito internet/pagina Facebook che il social non vuole cancellare” criticando il fatto che per Facebook non violerebbe i loro standard:
I gestori di Genovaquotidiana.com non si limitano alla segnalazione della pagina, avvisando i trasgressori che passeranno alle vie legali:
Quindi intendiamo:
* denunciare chi ha utilizzato materiale di nostra proprietà (stravolgendolo).
* denunciare chi ha utilizzato questo materiale associando il nostro nome a un contenuto falso oltre che razzista creando a GenovaQuotidiana un ingente danno di immagine.
* denunciare per gli stessi motivi il supporto social, Facebook per non essere intervenuto a bloccare, nonostante le richieste, un contenuto rubato, palesemente coperto da copyright e, nonostante i tanti bei proclami, ha continuato a non voler bloccare una pagina xenofoba e un contenuto palesemente razzista giacché la persona raffigurata NON È STRANIERA E LA STORIA PUBBLICATA DA QUEL SITO È FALSA ed è completamente diversa da quella da noi raccontata Chi ha postato la cosa su “No a razzismo contro gli italiani” lo sa perfettamente perché ha usato stralci del nostro servizio “ad arte” anche se in quel servizio MAI si fa riferimento a stranieri e quindi sa perfettamente di aver usato la notizia vera per costruirne una FALSA.
Una reazione c’è stata, forte e importante: la pagina Facebook è scomparsa e il sito Norazzismoversoitaliani.it ora presenta una “pagina di cortesia” dove annunciano una presunta attività di manutenzione:
Mi ero già occupato in passato di quella pagina Facebook, del sito e del suo “simpatico” gestore in un articolo del 2 luglio 2017 che trattava la bufala delle cooperative in cerca di italiane per far sesso con i profughi. Basta veramente poco per trovare il titolare del dominio attraverso un’interrogazione Whois, dove leggiamo il nome di un tale Davide Moscato di Torino:
Nell’articolo del 2 luglio avevo riportato anche la condivisione della bufala sul suo profilo personale del primo luglio 2017, dove con spavalderia condivideva anche altri contenuti e la grafica del sito come immagine di copertina:
Ad oggi il suo profilo Facebook è oscurato, scomparso così come la pagina Facebook. I gestori di GenovaQuotidiana.com possono iniziare a porre qualche domanda a Davide, magari intervistandolo per spiegare come mai ha il dominio registrato a suo nome e come mai usava come immagine di copertina la grafica del sito.
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