Quando si cercano conferme online può capitare che si cada in una pista sbagliata, una falsa informazione o un falso video (capitò al TG di Sky lo scorso anno proponendo un video russo ritenendo riguardasse l’attentato a Bruxelles). In questi giorni diversi media britannici hanno parlato della morte dell’arrampicatore estremo cinese di nome Wang Yong Ning (o Wu Yongning), ma i media confondono i suoi video.
Intanto chiariamo una cosa, ossia che secondo le dichiarazioni della fidanzata e degli amici è morto l’otto novembre 2017, quindi oltre un mese fa. Il “South China Morning Post” riporta la conferma della polizia cinese con qualche informazione in più in merito ad un presunto sponsor e la cifra offerta per realizzare un video su quel grattacielo (nota per evitare fraintendimenti: sponsor sconosciuto e non risulta aver commissionato un video con una falsa morte):
Police said Wu Yongning fell to his death from the 62-storey Huayuan Hua Centre, one of the tallest buildings in Changsha, the capital of Hunan province, on November 8.
The rooftopping challenge had come with 100,000 yuan (US$15,000) in prize money, his family were quoted as saying by Xiaoxiang Morning Herald on Saturday. No details were given about who the sponsor was.
Ora vediamo gli screenshot dei due video spacciati per quelli relativi alla sua morte. Ecco quello riportato da Fanpage (così come Leggo, ma anche il “People’s Daily China“):
Ecco quello riportato da La Stampa:
Wang era seguito sulla piattaforma social cinese “Weibo” e visitando il suo account troviamo i diversi video diffusi nel tempo. L’ultimo pubblicato è dell’otto novembre e ripreso sempre a Changsha, ma il ragazzo ne esce illeso (lo riporto sotto con la traduzione automatica).
Vediamo di provare a far luce sulla questione dei due video. Il più “accreditato” sembra essere quello riportato da La Stampa (e dai media cinesi) che a sua volta è tratto dal filmato di un cellulare, probabilmente usato per mostrarlo ai media come prova dell’accaduto.
Secondo il sito cinese Sohu.com il video sarebbe stato ripreso da una telecamera di sorveglianza, il che sarebbe fattibile siccome gran parte delle sue opere sono state registrate usando il selfie stick o facendosi riprendere da qualche collaboratore. Per rendersene conto possiamo vedere i contenuti condivisi sul suo account Weibo (versione mobile) ed è proprio visionandolo che troviamo questi due video pubblicato ad agosto 2017:
Osservandoli bene notiamo che il ragazzo ha gli stessi indumenti usati nel video pubblicato da Fanpage e altri siti. Non solo, anche la strada ripresa è la stessa:
La caduta come la spieghiamo? Probabilmente era molto vicino ad un piano dove appoggiarsi, visto che nei giorni immediatamente successivi aveva pubblicato altri video con altri indumenti (maglietta e pantaloni erano dello stesso colore, ma diversi nel design).
Questo basta per affermare che il video più accreditato sia al momento quello pubblicato da La Stampa.
Tuttavia voglio dare il premio al peggior articolo clickbaiting sulla morte di una persona a Caffeinamagazine.it che intotola così il suo pezzo:
“È morto in diretta”. Video choc diffuso in rete: le immagini mostrano il ragazzo mentre si arrampica proprio lì per farsi un selfie, ma perde la presa e precipita. Era famoso in tutto il mondo
Da classico articolo clickbait ecco che riporta poi nel testo la smentita della presunta “diretta“:
Da oltre un mese il giovane non postava in rete video o foto e questo aveva fatto pensare il peggio ai suoi fan. In questi giorni, purtroppo, è arrivata la conferma: è stato messo in rete un video in cui si mostra Wang mentre prova a salire un muro sospeso in aria senza nessuna protezione o appiglio. Il giovane prova a far forza sulle sue braccia, ma perde la presa e si lascia andare, cadendo nel vuoto. La caduta è avvenuta poco dopo aver postato il suo ultimo video.
L’unica diretta che vediamo è la voglia di far fare click.
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