Il 23 dicembre 2017 il sanremese Rosario Marcianò pubblica un nuovo video per “rispondere” al mio articolo in merito alle sue presunte prove sul pullman riportante la scritta “vaffanculo“. Siccome si avvicina il Natale e siamo tutti più buoni, sarò buonissimo con lui e con i suoi credenti ricordando loro che Riviera Trasporti (RT) ha negato che il mezzo fosse di loro proprietà e che non sono state riportate prove concrete e inconfutabili che l’auto dietro il pullman fosse quella dei Nigrelli (non bastano colore e modello). Detto questo, procedo.
La mancanza
Partiamo da un fatto assai curioso. Il mio articolo risale al 21 dicembre, pubblica il suo primo video “risposta” il 22 a cui controbatto nello stesso pezzo, ma in questo nuovo elaborato pubblicato su Youtube mostra solo la prima versione risalente al 21 dicembre evitando di fornire ai suoi il contenuto completo in quel momento reperibile sul mio sito. Iniziamo bene.
Le scritte modificabili
Rosario continua ad insistere che l’autobus sia di proprietà di Riviera Trasporti (RT) sostenendo che la scritta nella parte frontale superiore possa essere modificata:
[…] si riduce tutto alla testimonianza di mio fratello che giustamente citò come in un video e sul blog di Wasp era presente un pullman della RT con la scritta “vaffanculo”. Ora, a parte il fatto che viene spiegato che la scritta non può essere modificata e questo non è vero, basta verificarlo…
Fate molta attenzione alla “finezza” del Rosario. Non riporta affatto il soggetto di chi può modificare la scritta nel mezzo, cosa che invece ho ben riportato citando la dichiarazione di RT di cui si è parlato durante il processo pubblico:
Mi risulta, da quanto mi è stato riportato, che durante l’arringa del processo pubblico (ricordiamolo a chi pensa che certe cose non si possano sapere) è stata riportata una dichiarazione di RT (Riviera Trasporti) dove viene negato il legame del mezzo all’azienda di trasporti e che le scritte nei mezzi in dotazione non possono essere manipolate dai conducenti.
Le date dell’immagine
Continua poi sostenendo che ci sia un gioco sporco sulla data di pubblicazione dell’immagine:
Oramai questi stanno veramente giocando sporco, sporchissimo, e non ci vuole tanto, ripeto, a falsificare un’immagine e a farla risultare con una data diversa pubblicata su un forum perché basta cambiare le date di sistema sul computer, quindi non è che ci vuole gran che.
Seguendo questo suo ragionamento, dovremmo pensare che siano state modificate apposta le date di pubblicazioni su diversi siti, blog e forum solo per creare una falsa prova contro di lui? Poniamo la foto pubblicata nel sito “Fuorissimo.com” e linkata in un forum il 4 marzo 2005, leggendo i dati HTTP Headers (vi lascio una guida per principianti) notiamo che l’ultima modifica sul server che ospita il sito risale al 6 febbraio 2005. Potete usare un servizio online come quello fornito da “Pageheaders.com” di cui vi riporto il riscontro:
Last-Modified: Sun, 06 Feb 2005 17:13:05 GMT
Nota: “Last-Modified” = “The Last-Modified entity-header field indicates the date and time at which the origin server believes the variant was last modified.”
Le sue insinuazioni valgono anche per l’immagine pubblicata dalla Casaleggio Associati sul blog di Beppe Grillo nel 2007?
I dati EXIF
Nel suo video mostra tre foto e i relativi dati EXIF di ognuna.
Secondo il sanremese le foto sarebbero state scattate tutte e tre da un Nokia N82, modello annunciato dalla società finlandese il 14 novembre 2007 (due anni dopo la pubblicazione online della foto su “Fuorissimo.com” e mesi dopo la pubblicazione sul Blog di Beppe Grillo).
Ricordo che i dati EXIF sono modificabili, al contrario di quanto sostenuto nella lettera rivolta al Secolo XIX, come ho spiegato nel mio precedente articolo. Giusto per tornare sull’argomento, vi faccio un esempio usando l’immagine “straker07.jpg” pubblicata il 18 luglio 2006 (prima dell’uscita del Nokia N82) dal sito “Straker-61.blogspot.it” nell’articolo intitolato “Ventunesimo secolo e dintorni“. Andando sul sito “Exif.regex.info” e inserendo nel form per l’analisi questo link noterete i dati EXIF da me facilmente modificati:
Potete sempre usare anche il servizio di Metapicz.com (qui il link diretto senza farvi fare copia incolla dell’url) dove vi viene mostrato anche il software “Picasa 3.0” citato anche negli EXIF presenti nel video di Marcianò:
La perizia del perito di parte
Rosario Marcianò si è avvalso di una perizia fornita dal perito industriale Mario Puppo e la riporta nel suo video.
Leggiamo il testo iniziale mostrato nel video:
L’indagine tecnica verte l’analisi dei dati contenuti in elaboratore elettronico di proprietà ed in uso al Geom. Rosario Marcianò e più precisamente nella ricerca ed analisi delle comunicazioni in formato elettronico ricevute dal di sopra proprietario inviate precisamente dal soggetto utilizzante lo pseudonimo di “WASP” alle ore 23.17 del 24 gennaio 2010 nonché dal soggetto utilizzante lo pseudonimo “LISBETH” alle ore 23:53 del 13 gennaio 2010.
Tale indagine è destinata alla ricerca di elementi utili al fine dell’identificazione dei mittenti.
Modalità dell’esecuzione dell’indagine
Le operazioni di ricerca delle informazioni avvengono presso il mio studio mediante la seguente modalità: prima di ogni successivo passo, viene smontato il disco fisso contenente le informazioni da ricercare dall’elaboratore elettronico in oggetto. Lo stesso disco viene montato su una unità specializzata che provvede ad eseguire una copia speculare avendo cura di non alterare i dati ne le indicazioni specifiche di data e flag del disco originale.
Quale materiale digitale è stato trattato dal perito? Email e riscontri fotografici sul posizionamento geografico di quella che dovrebbe essere l’abitazione dei Nigrelli, il tutto per cercare di verificare il collegamento tra Angelo e Wasp. Niente da dire al momento sul lavoro del perito Puppo, nella stessa perizia analizza due email ponendo la parola “presumibilmente” sulla loro origine siccome mancano elementi fondanti (lui stesso spiega quali sono e come dovrebbero essere recuperati), ma l’intera storia è assai curiosa siccome mi risulta che Nigrelli si sia dichiarato pubblicamente in aula come tale.
Mi sarei aspettato una perizia sull’immagine del pullman, quindi l’intento di Marcianò nel mettere in mezzo questa perizia non ha alcuna valenza in merito alla questione da me sollevata.
Dopo aver letto la perizia il sanremese torna sulle fotografie citate a inizio video, tranne quella del pullman con scritto “vaffanculo“, mostrando i dati EXIF attraverso l’uso del pannello “Proprietà” di Windows:
Ora, notate che nel cliccare sopra il dato “Modello fotocamera” improvvisamente si attiva il form dove è presente la scritta “N82“. Tale form permette a chiunque di modificare quel dato cliccando poi sul tasto “Applica” in fondo a destra del pannello “Proprietà“. Potete farlo tutti, poi andate su Metapicz.com per confermare oppure semplicemente aprite nuovamente il pannello “Proprietà” dell’immagine che avete alterato.
Un ultimo fatto assai curioso è che la piattaforma Blogspot elimina completamente i dati EXIF delle immagini caricate lasciando alla voce “Software” appunto “Google“. Potete provare voi stessi scattando una foto qualsiasi dal vostro cellulare e verificare i dati EXIF su “Metapicz.com” sia usando la foto originale sia quella pubblicata su un blog Blogspot (se non lo avete potete crearlo, è gratuito).
Il DateTimeOriginal della foto del pullman “vaffanculo”
Risulta estremamente curioso che il video di “WASP” citato da Marcianò nel suo precedente video sia stato pubblicato su Youtube il 27 maggio 2010, mentre nei dati EXIF da lui riportati nell’ultimo video il campo “DateTimeOriginal” (ossia la data della creazione dell’immagine) riporti la data “18/06/2010”:
Come avrebbe fatto a fare il video con un’immagine (secondo le “prove” di Marcianò) generata da un Nokia N82 il mese dopo?
Recidivo?
In un nuovo video del 24 dicembre 2017 dal titolo “La conversazione telefonica che inchioda la Procura di Imperia” Rosario Marcianò parla della “supposta recidiva“. Secondo lui non esiste alcuna recidiva, mentre secondo quanto da lui riportato il giudice Varalli della Procura di Imperia avrebbe sostenuto che vi fosse.
Rosario Marcianò potrebbe tranquillamente pubblicare il suo casellario giudiziale, sarebbe un buon segno di trasparenza.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.