In un articolo del Secolo d’Italia, pubblicato il 3 febbraio 2018, vengono riportate le accuse del segretario della Lega per la Sicilia occidentale Alessandro Pagano all’azienda comunale che gestisce il tpl agrigentino:
«Immigrati gratis a bordo dei mezzi pubblici, mentre i poliziotti pagano. È la situazione allucinante che sembra accadere ad Agrigento. A quanto pare l’azienda comunale che gestisce il tpl agrigentino, la Tua, ha dato precise indicazioni agli autisti di non far pagare il biglietto agli immigrati per evitare disordini sugli stessi mezzi pubblici»: la denuncia arriva dal segretario della Lega per la Sicilia occidentale Alessandro Pagano, secondo cui, allo stesso tempo, “le donne e gli uomini in divisa, e nello specifico i poliziotti di quartiere, preposti a garantire appunto la sicurezza, devono pagare il ticket. E come loro, giustamente, anche tutti gli altri cittadini, anche tutti quegli agrigentini che vivono in grosse difficoltà economiche”. «Sarebbe tutto corretto se non fosse che ad essere discriminati, in questo caso, sonoproprio gli italiani. Il sindaco e il questore sono a conoscenza di questa situazione? Se è vera la notizia, cosa hanno da dire in merito a queste disposizioni? Con la Lega e Salvini, prima gli italiani e sempre dalla parte delle forze dell’ordine».
Insomma, le dichiarazioni di Alessandro Pagano riportate partono con una certa sicurezza dell’accaduto, ponendo poi probabili “precise indicazioni agli autisti” da parte della T.U.A. per poi mettere le mani avanti sulla veridicità del presunto fatto contestato dicendo “Se è vera la notizia…“. Insomma, non ne era certo del tutto a quanto pare.
Ecco il comunicato della T.U.A. riportato il 6 febbraio 2018 dal sito Grandangoloagrigento.it:
E’ arrivata subito la risposta della Tua – Trasporti Urbani Agrigento – in merito alle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal deputato della Lega, Alessandro Pagano, e Anna Sciangula, candidata al plurinominale di Agrigento, Caltanissetta, Mazara del Vallo.
IL COMUNICATO. “Bus gratis agli immigrati? Una “bufala”. È assolutamente frutto di fantasia l’esistenza di “precise indicazioni” asseritamente date dalla ditta T.U.A. agli autisti al fine di “non far pagare il biglietto agli immigrati”. Invitiamo gentilmente i Signori Deputati e Candidati Alessandro Pagano ed Anna Sciangula a comunicarci la fonte che avrebbe messo in circolazione tale notizia totalmente falsa e destituita di fondamento, al fine di consentire all’Azienda di tutelarsi presso le competenti sedi giurisdizionali. Preme far rilevare, qualora non se ne abbia conoscenza, che nei mesi scorsi l’Azienda ha proceduto, nell’interesse della collettività tutta, ad ampie verifiche delle condotte dei dipendenti, culminate in provvedimenti disciplinari, alcuni dei quali fondati proprio sul presupposto dell’avere l’autista, indebitamente, fatto salire a bordo utenti privi di valido titolo di viaggio (oltre che per altri fatti anche più gravi dei quali è stata già resa edotta l’Autorità giudiziaria). Le porte dell’Ufficio Direttivo sono sempre aperte per consentire di avere tutti gli ulteriori chiarimenti.”