Il 9 febbraio 2018 il sito ImolaOggi (di cui avevo parlato in un recente articolo) pubblica un articolo dal titolo ““Dai un bacio a mamma”, il terrorista Isis saluta i figli in italiano“:
“Dai un bacio a mamma”. Sono le parole pronunciate da un miliziano dell’Isis che, tra baci e abbracci, saluta i figli prima del martirio. L’uomo, il cui nome da combattente sarebbe Abu Abdillah Ash-Shami, è seduto su una sedia a rotelle e sulle ginocchia porta un fucile. Il video porta il marchio di al Hayat Media center, una delle case di produzione legate all’Isis, che ha postato sui social network il settimo capitolo di una serie intitolata “Inside the Caliphate”. Nel filmato sono riprese le azioni di miliziani devoti al martirio, gli ‘Istishhadi‘, compiute in Siria e contro i combattenti del Pkk curdo nella zona nord del Paese mediorientale.
Nel video della durata di circa 20 minuti, inoltre, altri miliziani pronunciano parole in italiano. Frutto, probabilmente, di una loro vicinanza a “devoti del Califfo” provenienti dal nostro Paese. E non è certo una novità la presenza di “italiani” tra le fila del Daesh, ma per la prima volta vengono registrati audio con parole scandite in italiano.In particolare, ad un certo punto, le immagini si soffermano appunto su un candidato al martirio ripreso nell’atto di salutare i figli per l’ultima volta e, rivolgendosi alla bambina, esclama: “Dai un bacio a mamma”, unica frase pronunciata in italiano durante la conversazione completamente in lingua araba.
In altri momenti del filmato, però, altri miliziani pronunciano parole nella nostra lingua. Al minuto 8.40, in mezzo agli spari durante un attacco terroristico, qualcuno urla: “Vai, vai, vai”.
Ovviamente nell’articolo non viene riportato alcun link o il video originale, rendendo di fatto difficile per l’utente ascoltarne l’audio. Lo trovo caricato nel sito Jihadology.net (scaricabile qui) e il momento in cui sembra sentir dire “Dai un bacio a mamma” lo trovate intorno al minuto 16:35 con la traduzione in inglese riportata in basso al video:
Incuriosito da questa storia, mando il video ad una mia amica interprete siriana che mi aveva aiutato in altre occasioni in passato (come nell’esempio successivo). In seguito alla sua analisi, mi spiega che il terrorista parlerebbe in dialetto beduino e rivolgendosi alla bambina le dice “prenditi cura di tua madre” (“Take care of your mother” nei sottotitoli), non “dai un bacio alla mamma” in italiano. Inoltre mi fornisce come si scrive tale frase e la pronuncia in quel dialetto:
دير بالتش على ماما هاه
“dir balch ala mama hah“
Non è la prima volta che capitano queste interpretazioni, infatti è del tutto pacifico che alcune pronunce di parole o frasi in lingua straniera ci ricordino quelle della nostra lingua (stesso vale per altri di altre lingue). Era successo anche nel 2015 in un servizio di La7 dove si sosteneva che un terrorista dicesse in un video “yalla, piano” mentre invece diceva “yalla, ya rab“, ossia “vai, oh Signore“.
Non c’è bisogno di queste interpretazioni per scoprire l’esistenza di terroristi che parlano in lingua italiana, infatti possiamo leggere un articolo del Corriere della Sera del 25 agosto 2014 intitolato “Giovani e convertiti, chi sono i 50 italiani dell’Isis” e uno di TGCom del 20 dicembre 2014 intitolato “Giampiero, il jihadista italiano: Occidente ti distruggerò“.
Edit
Una perla offerta da Marco in pagina:
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