Provate a cercare su Twitter le foto pubblicate con l’hashtag “#Amatrice” e scoprirete una nuova pagina della campagna elettorale italiana:
Poniamo la foto della tenda blu accanto all’auto, la prima in alto a sinistra:
#Amatrice oggi,
ma tranquilli.
@PietroGrasso , #PaoloGentiloni, #MatteoRenzi, @LauraBoldrini andate ai cortei #Antifascisti.
I #Terremotati sotto la neve ed al gelo ve salutano
La foto venne pubblicata il 18 gennaio 2017 da TGCom24:
Amatrice sepolta dalla neve, i terremotati: dove siete? Aiutateci
Anche altri avevano condiviso la foto (1,2,3).
L’altra foto è quella dove è presente il volontario della Croce Rossa:
Ad #amatrice e non solo, è caos totale. I fratelli terremotati soffrono pene mai viste, treni che deragliano, ritardi di giorni, scuole chiuse, ospedali al collasso, dei 2 € sms ancora niente, #pd spende milioni € x campagna elettorale, qualche ministro #pd che si dimettesse??
Troviamo la foto pubblicata sul sito LaRucola.org in un articolo datato 18 gennaio 2017:
Anche altri avevano condiviso la stessa foto attribuendola al 2018 (1,2):
Siam passati da : non vi lasceremo soli dell’ 11.10.2017 a dimenticati del #terremoto del 26.2.2018. #Burian #Renzi #Amatrice #4Marzo2018
La stessa foto è stata pubblicata anche da altri account seguendo la scia degli altri (1,2,3).
Ci troviamo di fronte al solito problema dove per denunciare un problema vengono usate delle foto vecchie. Il secondo problema è che finché lo fanno “loro” va bene, se lo stesso errore viene fatto dagli “altri” non va bene. Scambiando i ruoli si ripete lo stesso gioco e alla fine ognuno vuole per forza aver ragione cercando eventualmente ogni giustificazione possibile (“è il messaggio che conta“, “vorresti dire che stanno bene?“, “venduto servo del sistema!!11!“). Si pretende correttezza, ma solo dagli “altri“.
Alcuni esempi:
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