In un articolo pubblicato su Lettera43 si sostiene che la Casaleggio Associati stia assumendo personale e che questo verrà pagato con i soldi dei parlamentari del M5S:
Su Linkedin è apparso l’annuncio di assunzione da parte della Casaleggio Associati di un nuovo “Consulente digital strategy”. Non sarebbe una notizia se non fosse che l’azienda in questione ha il potere di indire una votazione per determinare quale sia il candidato premier del principale partito italiano.
Non c’è nessuno scoop dietro al messaggio della Casaleggio, preceduto da quello delle numerose assunzione per lo staff di Camera e Senato del Movimento 5 stelle al parlamento. La truppa degli eletti è più che raddoppiata ed è quindi giusto che anche il personale dei gruppi aumenti. Quel che fa invece riflettere è il concomitante annuncio dell’azienda che ha fatto sottoscrivere a tutti i 333 eletti un contratto che prevede il versamento di 300 euro al mese in favore dell’Associazione Rousseau per cinque anni, la durata della legislatura.
Già da queste prime righe dovremmo comprendere che c’è qualcosa che non va.
L’annuncio è della società Casaleggio Associati Srl, non dell’Associazione Rousseau. Si tratta di due realtà formalmente e fiscalmente distinte, benché collegate da una persona. Quel che al limite si può dire è che i parlamentari verseranno una somma mensile all’associazione che gestisce il partito, un’associazione dove il Presidente è anche a capo di un’azienda privata che prima deteneva il controllo su tutto.
Questo articolo risponde al quesito pubblicato su Ucheck.co.
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