Il 12 giugno 2018 la pagina Facebook “M5S news” condivide un articolo pubblicato da un sito chiamato “Tg-Quotidiano.net” intitolato “Il video dalla nave Acquarius: non ci sono donne e bambini, solo maschi africani“:
L’articolo è un copia incolla di quello pubblicato in precedenza da VoxNews, il sito xenofobo e intollerante gestito da un “anonimo” malato di mente che perde tempo a cambiare su Wikipedia le foto delle persone di colore con quelle di scimmie. Insomma, una garanzia di imparzialità oltre al suo falso fact checking e la voglia di lucrare istigando a delinquere. Torniamo all’articolo:
Ecco i 629 clandestini africani sull’Acquarius:
Le donne e i bambini millantati? Assenti. Se ci fossero stati, li avrebbero messi in prima fila. Se li sono inventati.
Sophie Beau, vicepresidente della famigerata ong francese SOS MEDITERRANEE, spiega che “l’Aquarius è attualmente in standby nelle acque internazionali tra Malta e l’Italia, nell’urgente attesa di istruzioni sul ‘porto sicuro’ che sarà designato dalle autorità marittime competenti. Si tratta di una situazione inedita e preoccupante che non dovrebbe prolungarsi perché, con 629 persone a bordo, siamo già ben oltre la nostra capacità massima. La sicurezza e le cure per i superstiti a bordo non potranno essere assicurate per più di alcune ore. Non possiamo immaginare che le preoccupazioni politiche prevalgano sulla situazione umanitaria di queste centinaia di persone appena salvate da un annegamento certo e che hanno appena lasciato l’inferno libico”.
Ma quale inferno libico. Puntate la rotta verso la Spagna e levatevi dalle palle. In epoche più civili vi avrebbero già affondati decine di volte: vuoti, naturalmente.
Il testo è a sua volta un “copia+incolla+modifica” del malato di mente. Da dove ha copiato? Da Il Giornale. Comunque, la frase incriminata è quella dove sostiene che tra i 629 migranti a bordo dell’Aquarius non ci siano mai stati donne e bambini, provandolo con un video, a prova delle capacità di “fact checking“. A bordo della nave c’è il fotografo Kenny Karpov che in questi giorni sta testimoniando attraverso i suoi scatti la vita a bordo dell’imbarcazione:
A bordo c’era anche la giornalista spagnola Sara Alonso Esparza che pubblica le seguenti foto su Twitter:
La stessa giornalista spagnola riporta un video dove nella zona della nave dove si trovano le donne e i bambini si cerca di gestire l’incertezza con musica e balli:
En la cubierta se han producido encontronazos. Los nervios afloran y son difíciles de controlar. En el refugio, donde están las mujeres y los niños, la incertidumbre se gestiona con música y baile. Maneras de vivir. Lecciones de vida.@rne pic.twitter.com/fgVnRK94eT
— Sara Alonso Esparza (@SAlonsoEsparza) June 11, 2018
Il fotografo Oscar Corral aveva pubblicato il 10 giugno la seguente foto:
Non serviva una grossa ricerca, bastava andare a vedere l’account Twitter di Sos Mediterranee.
Certo, al solito il complottaro disperato potrebbe dire che era tutto organizzato, tutto architettato per smentirlo o smentire la “notizia“. Non mi stupirebbe, la sua arte nell’alterare i fatti e diffamare per raccogliere consensi è assai nota, ma prima o poi finirà questa storia (così come è finita la monetizzazione).
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