Il 23 giugno 2018 l’utente Andrea pubblica un post che ha ottenuto oltre 1500 condivisioni Facebook:
Partiamo dalla prima parte:
Il “barcone” che faceva fatica a navigare..??? e che ci ha messo 8 giorni ???ad arrivare a Valencia…getta la maschera e torna ad essere il rompighiaccio tedesco da oltre 70 metri di sempre… ?????e torna in Libia in un giorno ..
facilmente..
sotto la foto.. con la rotta seguita..
Perché la nave Aquarius ha impiegato diversi giorni ad arrivare a Valencia? Il motivo principale era maltempo, il quale ha imposto ad una nave con a bordo centinaia di vite di seguire una rotta più sicura costeggiato la Sardegna, la Corsica e la Francia meridionale. Il 14 giugno si parlava di “onde fino a 4 metri e vento a 35 nodi“. C’erano anche una nave della Marina militare italiana, la Orione, e una della Guardia costiera, la Dattilo, che si erano prese carico di traportare a bordo parte dei migranti per allegerire il carico della Aquarius. A coordinare il viaggio è stata la Guardia Costiera italiana.
Passiamo alla seconda parte:
intanto …per chi non lo sapesse..mancano all’appello decine di migranti che erano a bordo della nave…
pare cento e piu..
Una volta sbarcati…
sono spariti…
rifiutando vitto e alloggio gratis….strano..scappano dalla guerra..dalla fame..e dalla aquarius…
Mancano migranti all’appello? Spariti durante il tragitto verso Valencia? Andrea avrà letto in qualche articolo online il numero di migranti trasportati “dalle navi italiane“, ossia 523, come riporta ad esempio Il Post il 17 giugno 2018:
In tutto 523 migranti sono arrivati a Valencia a bordo delle navi italiane. Sull’Aquarius oggi ci sono 52 donne, 10 bambini e 45 uomini, tra cui alcuni con sindrome da annegamento o gravi ustioni da carburante e acqua salata.
Giusto per informazione, la nave Aquarius non è italiana e a bordo c’erano appunto quel centinaio di persone “mancanti“. [AGGIORNAMENTO A FINE ARTICOLO]
Concludiamo con la terza parte:
e non chiedono asilo..strani profughi vero????????
Sono strani “profughi” quelli che scappano e non chiedono asilo..
Tutti i migranti hanno ricevuto un permesso di soggiorno di 45 giorni. Parte di loro, si stima la metà, vorrebbero chiedere asilo in Francia che ha dato la propria disponibilità:
Los 630 recién llegados tienen autorizada una entrada extraordinaria a España por motivos humanitarios de 45 días y, según el Colegio de Abogados de Valencia —cuyos voluntarios asistieron jurídicamente el domingo a los migrantes—, la mayoría prevé solicitar protección internacional.
“Casi la mitad van a querer ir a Francia, en las condiciones en que aquel país aplique su propia normativa, la normativa europea”, ha manifestado este lunes la vicepresidenta del Gobierno, Carmen Calvo, a su entrada a la sede del PSOE en Ferraz. Las autoridades francesas se pusieron en contacto el pasado sábado con el Gobierno de España para ofrecerse a recoger y trasladar a Francia a todos aquellos inmigrantes que venían en el Aquarius y en los navíos italianos Dattilo y Orione que quisieran dirigirse a territorio francés. La Comisión Española de Ayuda al Refugiado (CEAR) considera que esa opción generó “confusión” entre los migrantes del Aquarius y no debió formularse.
Non si riscontrano notizie riguardo a “centinaia di migranti scomparsi“.
Edit
A proposito di convinzioni (1–2):
Antiko: “Aquarius. Due settimane per andare e Valencia (vento, maldimare, ondoni della madonna) e poche ore per tornate davanti alla Libia a 10 nodi… #avvoltoi #savianononsitocca #finiteladiprenderciperilculo”
Antiko: “Signor Puente, Aquarius è una rompighiaccio di classe E2 costruita per navigare in acque anche molto difficili. Detto più semplicemente: per la maggior parte sono grosse palle.”
AGGIORNAMENTO
Riscontriamo un articolo del sito Mediterraneodigital.com (che riporta come slogan “politicamente scorretto“) dal titolo “Cientos de inmigrantes del ‘Aquarius’ ya se han escapado“, pubblicato alle 12:04 del 20 giugno 2018, dove si riporta che tra i migranti ospiti presso il complesso sportivo di Cheste (Valencia) siano scappate le citate “100 persone“:
Un articolo dalla testata valenciana Levante pubblicato lo stesso giorno alle ore 12:34 (mezz’ora dopo quello di Mediterraneodigital.com) riporta le precisazioni della Croce Rossa dove le persone “scomparse” erano una mezza dozzina:
El presidente provincial de Cruz Roja en València, Rafael Gandía, explica algunos de los motivos por los que algunos migrantes habrían abandonado el refugio temporal en el complejo socioeducativo de Cheste, a la vez que indica que se trata de pocos casos, apenas una media docena de personas.
«No estamos seguros, porque no estamos pasando lista. Ellos están en régimen de libertad y tienen un permiso con el que pueden moverse libremente durante 45 días», explica Gandía. «Pueden salir, entrar, ir a València y hacer lo que quieran. Alguno no ha vuelto, pero no se sabe si esta noche [por ayer] volverá a cenar», aclara.
De igual modo insiste en que esta situación es algo «normal». «En todos los procesos de acogida suceden estas cosas porque normalmente muchos de ellos, sobre todo los que provienen de países cercanos, tienen contactos en España o Francia. Familiares o amigos que estaban al tanto de que venían», argumenta el responsable de Cruz Roja València.
«Es algo normal y lógico. Nosotros no tenemos un papel de custodia», explica. De hecho, a lo largo de estos dos días los migrantes han salido del centro con total tranquilidad para ir andando a una gasolinera próxima a comprar tabaco, dar un paseo hasta el municipio de Cheste e incluso para irse en taxi a visitar València.
La intención de muchos de ellos, como ya explicaron a Levante-EMV Righi y Jamel, ambos argelinos, es marcharse a Francia, donde tienen familiares y creen que tendrán más facilidad para labrarse un futuro por una cuestión idiomática. Así, algunos de ellos ya han optado por irse por sus propios medios, o con la ayuda de algún amigo, al país galo y una vez allí solicitar el asilo en territorio francés.
La cifra riportata da Mediterraneodigital.com risulta estremamente esagerata, dove da 100 o più siamo passati a mezza dozzina. Inoltre, come spiega il Presidente provinciale della Croce Rossa di Valencia, Rafael Gandía, queste persone non sono tenute sotto custodia, sono liberi di circolare nel territorio spagnolo per 45 giorni e potrebbero essere andati da amici o parenti.
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