Il meme dei lupi e le bufale. Chi cerca trova e onore all’artista

Dal 23 gennaio 2018 il mio blog non ha più banner pubblicitari e viene sostenuto dalle vostre donazioni che potete inviare qui: https://www.paypal.me/DavidPuenteit

Di recente sono stato taggato in un meme ironico basato sulla bufala del branco dei lupi:

I primi tre inventano cazzate da divulgare su internet, sono seguiti da 5 fedelissimi (l’avanguardia dei boccaloni) che condividono come se non ci fosse un domani qualunque minchiata. Al centro la ricchezza di Facebook: il branco dei fessi. Poi altri 5 con la connessione lenta e, a chiudere il gruppo, Il debunker non ascoltato da nessuno.

Circola dal 2015, l’avevo vista e rivista un sacco di volte, ma a qualcuno piace tirarla in ballo come se fosse una novità sconosciuta chiedendosi magari chi sia l’autore. Chi cerca trova, si dice, ma bisogna saper cercare.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Non starò a spiegare come ho riscontrato l’origine, mi limito a raccontarne la storia. Era il 2015, circolava la bufala che vi riporto di seguito:

I primi 3 lupi sono quelli deboli e malati. Loro danno il ritmo alla camminata di tutto il branco. Se fosse stato il contrario, loro sarebbero rimasti ultimi e sarebbero morti. In caso di attacco loro sono i primi sacrificati. Questi creano il percorso nella neve, per far risparmiare energia a quelli che stanno dietro di loro. Sono seguiti da 5 lupi forti che formano l’avanguardia, invece, al centro si trova la ricchezza del branco – 11 lupe. Successivamente gli altri 5 lupi formano la retroguardia. L’ultimo, quasi isolato dal branco, è il leader. Lui deve vedere bene tutto il gruppo per poterlo controllare, dirigere, coordinare e dare i comandi necessari.

Se ne erano occupati i colleghi di Butac in un articolo del 20 dicembre 2015 dal titolo “Il branco dei lupi“, spiegandole l’origine e quant’altro. Poi arriva il genio:

Il commento da cui nasce il meme

Si chiama Gian Piero Mongiu e il 20 dicembre 2015 alle 17:54 pubblica un commento nella pagina di Butac destinato a diventare un meme. In seguito agli apprezzamenti aveva autorizzato tutti a “cosare” (i colleghi di Butac avevano poi citato il commento nel loro articolo):

Valeria: “Stima assoluta! Posso divulgare il tuo commento alla mia condivisione del post?

Butac: “Mi sa che rubo anche io!

Gian Piero: “Cosate pure.

Chi è Gian Piero Mongiu? Mi verrebbe da dire con tutta sincerità che è un’artista, soprattutto dopo aver visto i suoi lavori su Instagram (@omineddos) e le magliette che vende online:

Questo slideshow richiede JavaScript.

Onore al merito, alla fantasia, all’arte.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
REGOLAMENTO DELLA DISCUSSIONE
Non sono consentiti:
- messaggi off-topic (tradotto: non inerenti al tema trattato)
- messaggi anonimi (registratevi almeno a Disqus)
- messaggi pubblicitari o riportanti link truffaldini (verranno sempre moderati i commenti contenenti link esterni)
- messaggi offensivi o contenenti turpiloquio
- messaggi razzisti o sessisti
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
Se vuoi discutere in maniera costruttiva ed educata sei il benvenuto, mentre maleducati, fanatici ed esaltati sono cortesemente invitati a commentare altrove.
Comunque il proprietario di questo blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi che violeranno queste semplici regole. I maleducati (soprattutto se anonimi) verranno bloccati. In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.

Regolamento in vigore dal 5 settembre 2016 - Aggiornato 26 agosto 2017.