Di recente sono stato taggato in un meme ironico basato sulla bufala del branco dei lupi:
I primi tre inventano cazzate da divulgare su internet, sono seguiti da 5 fedelissimi (l’avanguardia dei boccaloni) che condividono come se non ci fosse un domani qualunque minchiata. Al centro la ricchezza di Facebook: il branco dei fessi. Poi altri 5 con la connessione lenta e, a chiudere il gruppo, Il debunker non ascoltato da nessuno.
Circola dal 2015, l’avevo vista e rivista un sacco di volte, ma a qualcuno piace tirarla in ballo come se fosse una novità sconosciuta chiedendosi magari chi sia l’autore. Chi cerca trova, si dice, ma bisogna saper cercare.
Non starò a spiegare come ho riscontrato l’origine, mi limito a raccontarne la storia. Era il 2015, circolava la bufala che vi riporto di seguito:
I primi 3 lupi sono quelli deboli e malati. Loro danno il ritmo alla camminata di tutto il branco. Se fosse stato il contrario, loro sarebbero rimasti ultimi e sarebbero morti. In caso di attacco loro sono i primi sacrificati. Questi creano il percorso nella neve, per far risparmiare energia a quelli che stanno dietro di loro. Sono seguiti da 5 lupi forti che formano l’avanguardia, invece, al centro si trova la ricchezza del branco – 11 lupe. Successivamente gli altri 5 lupi formano la retroguardia. L’ultimo, quasi isolato dal branco, è il leader. Lui deve vedere bene tutto il gruppo per poterlo controllare, dirigere, coordinare e dare i comandi necessari.
Se ne erano occupati i colleghi di Butac in un articolo del 20 dicembre 2015 dal titolo “Il branco dei lupi“, spiegandole l’origine e quant’altro. Poi arriva il genio:
Si chiama Gian Piero Mongiu e il 20 dicembre 2015 alle 17:54 pubblica un commento nella pagina di Butac destinato a diventare un meme. In seguito agli apprezzamenti aveva autorizzato tutti a “cosare” (i colleghi di Butac avevano poi citato il commento nel loro articolo):
Valeria: “Stima assoluta! Posso divulgare il tuo commento alla mia condivisione del post?”
Butac: “Mi sa che rubo anche io!”
Gian Piero: “Cosate pure.“
Chi è Gian Piero Mongiu? Mi verrebbe da dire con tutta sincerità che è un’artista, soprattutto dopo aver visto i suoi lavori su Instagram (@omineddos) e le magliette che vende online:
Onore al merito, alla fantasia, all’arte.
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