Quando una persona nota si trova al centro dell’attenzione, mediatica e delle discussioni social, c’è sempre qualcuno che cerca di approfondire per scovare argomenti da proporre al fine di elogiarlo o attaccarlo. In questo periodo tocca a Roberto Saviano, basta vedere come era diventata virale la bufala di “Lara Pedroni“.
Vi ricordate della bellissima storia di Wikileaks Italian? Ne avevo parlato in un articolo a febbraio di quest’anno, ma serve solo per ricordarvi su che basi è ripartita una bufala. Il 21 luglio 2018 alle ore 16:32 condivide questa foto con la seguente descrizione (da dove è stata presa la frase per il titolo di questo articolo):
Saviano si preoccupa dei rifugiati di guerra (ci sono anche i palestinesi tra questi) che scappano in Europa…quella stessa immigrazione causata anche dai bombardamenti dei suoi amici israeliani
#Palestina Questo murales apparso sul muro dell’apartheid israeliano nel 2010 risponde alla propaganda sionista dello scrittore #Saviano #Hypocrisy
Il post ha avuto un certo successo, tanto che la foto è stata condivisa da pagine come la piccola “Sionismo è guerra” e successivamente la più seguita “L’onestà andrà di moda“:
La foto venne pubblicata nel 2014 dal sito “Contropiano” e ancor prima dal sito “Collettivo la Sciloria” in un articolo del 12 luglio 2010 dal titolo “Saviano e l’ipocrisia“:
Questo murales apparso sul muro dell’apartheid israeliano risponde alla propaganda sionista dello scrittore Saviano.
Tutte le immagini riscontrate, nelle due pagine Facebook e nei due siti, hanno la stessa dimensione 400×300 pixel. Potrebbe suonarvi inutile come dato, ma ciò fa comprendere che l’immagine che circolava era sempre la stessa fin dalla sua prima diffusione.
Qualcuno dovrebbe notare che la figura di Saviano è strana all’interno del murales, molto precisa e dettagliata quasi fosse una vera e propria fotografia. La stessa la troviamo nel sito dell’Istituto Italiano di Cultura pubblicata nel 2008:
Il murales esiste, ma senza Saviano. Ecco l’originale pubblicata su Pinterest con le stesse dimensioni 400×300 pixel:
La stessa foto la troviamo su altri siti nel 2007. Ecco come potrebbe essere stato fatto il fotomontaggio:
Quindi abbiamo una stessa identica fotografia, con la stessa identica angolazione, con la stessa identica luce, con la stessa identica tonalità di colore, che improvvisamente dal 2010 diventa un murales palestinese contro Saviano mettendoci sopra una sua foto usando Photoshop o un programma equivalente.
Capisco che per qualcuno risulti facile dire “è un fotomontaggio, anche i polli lo capirebbero“, ma per qualcuno non lo è ed è convinto di questa “realtà“. In certi casi bisogna spiegarlo bene, come ad un bambino, anche se a volte non basta nemmeno quello.
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