Non sottovalutate le “bufaline“. In molti hanno creduto alla storiella del padrone morto, fa tenerezza e gioca sulle vostre emozioni così come fanno anche le bufale più cattive, quelle che vi fanno arrabbiare e indignare. Non ci pensate troppo, siete già carichi e se credete a queste rischiate di credere ad altre.
L’otto settembre 2018 è stato particolarmente condiviso il video di un gattino che avrebbe “commosso il web“:
Ho trovato in rete questo video con la seguente descrizione: ” Questo gatto sta guardando un video del suo umano sul cellulare. Il suo umano è morto qualche tempo fa”. Da guardare fino alla fine ?? ❤❤??
Un video tenerissimo, ma le emozioni giocano brutti scherzi. L’audio non è l’originale, sostituito appositamente per dare un altro senso alla scena, infatti il gatto stava ascoltando una canzone presumibilmente turca:
Troviamo il video pubblicato anche dalla pagina Facebook del sito turco Milliyet.com.tr il 20 gennaio 2018, ma ancor prima dal sito Izlesene.com il 17 aprile 2016 (il video sopra riportato è dell’otto aprile 2016) con il titolo “Un bellissimo gatto che ascolta musica araba” (“Arabesk Şarkısını Hissederek Dinleyen Acayip Kedi“):
La bufala circolava già a inizio 2018, la vera storia viene riportata nel sito turco Karnaval.com dove intervistano la padroncina del gatto, Sevilay Deryal:
“Bu haber, beni ve Mia’yı tanıyanları hem çok güldürdü hem de şaşırttı. Dünya ağlıyor ama bizi tanıyanlar, aileme ölüp ölmediğimi soruyorlar. Güzel bir senaryo oluşturmuşlar ama haber doğru değil. İnsanların duygularıyla oynadılar. Mama karşılığında bir yarışma düzenlenmişti. Bu video ile o yarışmaya katılmıştım. Video üzerinde oynama yapılmış, orjinali bende.”
Spiega che nessuno nella sua famiglia è morto, che hanno usato Mia (il nome del gatto) per giocare sulle emozioni delle persone e che il video era stato da lei usato per partecipare ad un concorso.
Non solo, il video che stava vedendo il gatto nel cellulare era il seguente:
Ecco uno fotogramma utile ricavato dal video pubblicato su Youtube e riportato nell’articolo della smentita dal sito turco Karnaval.com:
Ecco un video riassuntivo:
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