Sono state delle polemiche inutili. Avete perso tempo e forze, anche io di conseguenza perché il tema era tanto sentito e si voleva sapere se qualcosa è vero oppure no. Vi rendete conto di quanto i media stanno dietro i social dei politici, se uno ha pubblicato il gattino, il cagnolino, la foto o il video della minestra che mangia anche la casalinga di Voghera? Parliamo di cose serie, per favore. Non è possibile che Di Maio che vola in Economy sia il tema del giorno, non è neppure la prima volta che accade (non c’erano i social).
Sia Luigi Di Maio che lo staff di Laura Boldrini hanno pubblicato i “biglietti” dei rispettivi voli per dimostrare uno che aveva viaggiato in Economy, l’altro per dimostrare che c’era stato un check in online e che non c’è stata alcuna intenzione di pretendere dei posti “cacciando” altri passeggeri verso altri meno comodi. Lo hanno fatto con estrema leggerezza, perché da questi sono arrivato a dati interessanti. Con Giornalettismo uscirà un documentario che parlerà proprio di dati personali, dei nostri e dei vostri dati personali, e questo è senz’altro un esempio di ciò che può accadere se pubblicate con leggerezza certe cose.
Il caso Di Maio
Il caso più curioso, ma di fatto il biglietto acquistato era un Economy e non c’era ombra di dubbio fin dalla presenza della classe stampata nel biglietto. Rimaneva curioso il posto, il 5C, che secondo il sito di KLM (la linea aerea con la quale ha viaggiato, partner di Alitalia) risultava essere un Business. Che abbia poi fatto l’upgrade o meno, il conto rimane lo stesso: era un Economy.
In sua difesa aveva pubblicato la seguente immagine con le foto dei biglietti, ma ha lasciato visibile un dettaglio molto particolare: il codice Pdf417.
Attraverso un’applicazione installata sul cellulare è possibile leggere quel codice e scovare informazioni utili per accedere alla prenotazione del viaggio di Luigi Di Maio nel sito di KLM. In questo modo ho scoperto che il biglietto di andata Roma-Chengdu: 1.458,35 euro.
Si trattava dell’andata e non sappiamo quale possa essere costato il ritorno.
Il caso Boldrini
Anche lo staff di Laura Boldrini aveva pubblicato il biglietto Roma-Genova, anche in questo caso lasciando in chiaro tutto.
A differenza di KLM, sul sito di Alitalia non ho ottenuto la prenotazione di quel volo. Tuttavia, con i dati raccolti, sono riuscito ad accedere ai voli successivi. Ad esempio, il prossimo riguarda la tratta Milano-Roma.
Se notate, conoscendo la data e l’orario potrei provare a fare il check in online prima di lei e per lei.
Per concludere, le polemiche su Laura Boldrini erano una totale bufala se teniamo conto del comunicato di Alitalia:
Roma, 21 set. (askanews) – Laura Boldrini non ha mai avuto assegnato un posto dedicato ai disabili e ha viaggiato su un posto differente. Lo rende noto Alitaia sulla base delle informazioni ad oggi acquisite a seguito dell’indagine avviata, in relazione a quanto accaduto presso l’aeroporto di Fiumicino lo scorso 16 settembre.
“In data 29 agosto – precisa la compagnia in una nota -, il passeggero Duilio Paolino aveva acquistato un biglietto Genova-Roma-Genova, con integrazione per il posto comfort seat sia per il volo di andata (posto 1F) del 13 settembre, sia per il volo di ritorno (posto 2A) del 16 settembre. Un errore compiuto dal personale di scalo di Genova, che fornisce servizi di terra ad Alitalia, ha portato alla cancellazione dell’assegnazione del posto sul volo di ritorno. Per questo motivo, quindi, il posto 2A è tornato disponibile per tutti gli altri passeggeri ed è stato assegnato ad un cliente proveniente da Bombay”.
“L’onorevole Laura Boldrini non ha mai avuto assegnato il posto 2A e ha viaggiato in un posto differente – conclude la compagnia -. Il cambio di posto subìto dal signor Paolino è stato causato da un inconveniente tecnico per cui Alitalia si è già scusata con il cliente, rimborsando il costo del servizio non usufruito”.
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