Era un 28 ottobre 2006 quando venne pubblicato in un blog il seguente articolo:
28 ottobre-
Son lì seduta in aereo aspettando la partenza per Milano. Arriva all’ultimo momento un signore… che mi pare di conoscere, mi ricorda qualcuno… Ma chi è? Poi, di colpo,realizzo: quante volte gli ho battuto le mani con Dario, seguendolo in televisione nelle varie serate a “porta a porta” “ballarò” ecc. E’ proprio lui, il ministro Bersani! “E la scorta dov’è?” mi chiedo… non c’è. Si siede tranquillo in mezzo a noi “popolo”, come uno qualsiasi… “Ma è proprio lei?” chiedo titubante. “Sì, sono io. Come stai?”
Ho immediatamente telefonato a Dario per comunicargli la notizia… Dario non poteva crederci: un ministro tra la gente, senza dieci uomini di scorta e senza la corona in testa?!
Apro il computer per non dargli l’impressione di volerlo disturbare… leggo quanto ho raccolto in questo periodo sugli sprechi, facendo anche tesoro di tutto quello che mi avete inviato… Mi sarebbe piaciuto parlargli… avrei tante cose da chiedergli… suggerirgli, il biodisel, i riduttori per risparmiare l’acqua… e poi e poi… ma non oso. Maledizione alla mia timidezza. Però verso la fine del viaggio, mi azzardo e gli dico: “Ho in mente di comperare una pagina su Repubblica (30 mila e 400 euro più iva) e pubblicare tutte le cifre, che sono con gran fatica, riuscita a trovare in questi quattro mesi di senato, cifre che riguardano il passato governo… miliardi e miliardi buttati al vento! Voglio mettere, cifra dopo cifra, in chiave comicaa, sotto gli occhi della gente… che sente parlare di voragine finanziaria, ma che forse non è al corrente di quanto sia grande la VORAGINE. Roba da ridere e da piangere! Tutte le persone alle quali espongo questa mia idea e chiedo collaborazione, si complimentano -ottima!- ma poi spariscono.”
Anche al ministro piace l’idea. “Ci penso io a trovarti un aiuto.” “No, non ci credo! Non ti sentirò né vedrò mai più!” “Beh dovrai ricrederti.” Ci salutiamo… “Che sia vero?” penso.
Prendo il tassì… passano neanche 20 minuti, e mi chiama la batteria: “Senatrice (che ogni volta che mi chiamano senatrice mi spavento sempre un po’), c’è il ministro Bersani… vuole parlargli?” “MA CERTO!!!!” “Pronto…?” è proprio lui.“Ti telefonerà il tale.” Sono senza parole. Ringrazio!
E’ proprio un uomo di parola! Uno dei pochi che ho trovato in questi quattro mesi.
Un bacio a tutti
franca
L’articolo, intitolato “Il ministro Bersani è proprio un uomo di parola!“, è firmato dall’allora senatrice Franca Rame e moglie di Dario Fo. Pace all’anima loro.
Ve li immaginate Pier Luigi Bersani e Franca Rame che si fanno un selfie in aereo per far vedere che viaggiavano in mezzo alla gente? I social all’epoca non erano così diffusi come oggi, non parliamo della connessione e di tutti questi smartphone che hanno dato accesso alla Rete a chiunque in maniera facile e intuitiva (c’erano i Blackberry, non per tutti). Parliamo di un’epoca in cui i giornalisti non stavano dietro al politico che condivide la foto di cosa sta mangiando per dimostrare che ingurgita lo stesso piatto “povero” di pasta al ragù della casalinga di Voghera, o che prende l’autobus per andare al lavoro o che prende un taxi anziché l’auto blu. Queste cose dovrebbero farvi pensare, forse, magari, chissà.
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