Il 26 settembre 2018 l’utente Twitter “Erika Montanari” (@rkmontanari) pubblica un video di una donna che viene data a fuoco e scrive:
come si muore per aver indossato un pantaloncino e un top… la fine che faremo se non cominciamo a cacciare via certa gente a calci nel culo
mi scuso per la crudezza delle immagini e se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma è ora di far vedere le cose per come sono. Basta con la gente che ci racconta stronzate. Guardate come sono vestiti quelli che assistono allo scempio? Questi ce li abbiamo nelle nostre città…
Il video mostra le orribili scene in cui una donna a terra, circondata da un pubblico osservante e complice, mentre viene bruciata viva. Nel video troviamo anche delle scritte in arabo, quanto basta agli utenti per fare il collegamento con i musulmani. I fatti riguardano il Guatemala:
Il fatto era avvenuto nel 2015 a Rio Bravo in Guatemala, si trattava di un adolescente di 16 anni accusata di aver ucciso un taxista di 68 anni, Carlos Enrique González Noriega:
A video of a 16-year-old being beaten and burned to death in the Guatemalan village of Rio Bravo goes viral online and spurs debate over vigilante justice. CNN’s Jessica King reports.
Giustizia “fai da te”, per “alzata di mano popolare”, nessun processo o indagine nei suoi confronti, a decidere sono stati un centinaio di cittadini di Rio Bravo. Che non erano musulmani.
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