Avete presente quando qualcuno nasconde il tuo lavoro, lo rimuove, riutilizzandolo per farne un “nuovo“? Bene, è l’opera compiuta da Bufale.net il 23 ottobre 2018 su un mio elaborato:
Qui abbiamo tutto gente: “scoop” vecchio di anni, complottismo a pacchi e la più basilare ignoranza dei meccanismi MINIMI dello smartphone che le migliaia di utenti che hanno condiviso questa foto hanno consumato per cliccare “condividi”
Nel post parlano di “scoop vecchio di anni“, infatti risale al 3 febbraio 2016 e proprio per quel sito avevo scritto un articolo dal titolo “DISINFORMAZIONE La moltiplicazione del pubblico: photoshop o panoramica fatta male? – Bufale.net“. Ecco la copia di cache di Google relativa al 15 ottobre 2018:
Questa è la copia cache di Google di https://www.bufale.net/home/disinformazione-la-moltiplicazione-del-pubblico-photoshop-o-panoramica-fatta-male-bufale-net/. È un’istantanea della pagina visualizzata il 15 ott 2018 23:24:44 GMT. Nel frattempo la pagina corrente potrebbe essere stata modificata. Ulteriori informazioni.
Ecco come compare, invece, l’articolo in data 25 ottobre 2018:
Ecco cosa è stato cambiato:
- è cambiato il titolo da “DISINFORMAZIONE La moltiplicazione del pubblico: photoshop o panoramica fatta male? – Bufale.net” a “DISINFORMAZIONE Parma: il Pd tarocca le foto per simulare una sala piena – bufale.net“;
- è stato rimosso il mio nome dall’articolo;
- hanno modificato l’immagine dell’articolo in anteprima sui social;
- hanno riscritto l’articolo a modo loro lasciando le parti relative all’analisi tecnica che avevo riportato nell’originale del 2016.
Da notare che l’url è lo stesso generato da WordPress nel 2016 e attualmente non è stato ritoccato, mantenendo dunque il vecchio titolo:
https://www.bufale.net/home/disinformazione-la-moltiplicazione-del-pubblico-photoshop-o-panoramica-fatta-male-bufale-net/
Ecco le differenze più evidenti:
Cercando nel codice HTML dell’articolo potete notare che ci sono ancora le immagini da me pubblicate e caricate nella cartella WordPress di febbraio 2016, inclusa la gif animata che avevo creato per spiegare agli utenti che cosa era successo:
https://www.bufale.net/home/wp-content/uploads/2016/02/elementi-foto-panoramica.gif
Per concludere, c’è ancora la condivisione in pagina “Bufale” del 3 febbraio 2016 con la vecchia anteprima e il vecchio titolo. Provate a cliccare nell’anteprima su Facebook e ditemi dove venite reindirizzati:
Photoshop o un errore dello scatto panoramico di uno smartphone?
Stesso discorso per il tweet pubblicato in automatico nel momento della pubblicazione sul sito dello stesso articolo:
Non accetterò giustificazioni dal “Team” di Bufale. Esigo che l’articolo venga ripristinato a com’era in precedenza con la mia firma, il mio testo e pubblicando un post Facebook di scuse nella loro pagina.
Mi sono impegnato per anni in quel progetto e sito, pubblicando al suo interno oltre mille articoli che hanno contribuito in maniera fondamentale alla sua crescita. Sto già controllando, per sicurezza, se questo è l’unico episodio attraverso l’archivio dei miei pezzi pubblicati per il sito (link) e non solo.
Aggiornamento
Dopo le loro iniziali giustificazioni hanno seguito le mie richieste ripristinando il pezzo chiedendo scusa pubblicamente:
Ci scusiamo pubblicamente con David Puente per l’errore sull’articolo: https://www.bufale.net/…/disinformazione-la-moltiplicazion…/
Abbiamo rifatto l’articolo dopo 2 anni, mantenendo l’url di quello originale, inserendo molti più contenuti testuali e utilizzando parti di quello originale scritto da David nel 2016 (Quando collaborava con noi). La nostra intenzione era rendere il pezzo compatibile alle linee di Bufale (come l’oscuramento dei nomi) e non dare bersagli, inoltre evitare possibili grane (se metti nomi in chiaro possono querelarti).
Abbiamo però sbagliato NEL NON RIPORTARE IL NOME DELL’AUTORE ORIGINALE, anche se non in malafede.
Stiamo ripristinando il pezzo originale come è giusto sia (controllo che faremo su tutto l’archivio) e ci scusiamo nuovamente – Claudio Michelizza
Ne prendo atto e spero che certi episodi non vengano riscontrati ulteriormente, con me o con altri ex collaboratori usciti insieme a me dal progetto nel 2016.
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